sostegni per le famiglie

Assegno unico 2021: come funziona, quando arriva e a chi spetta

Il Cdm ha dato l’ok all’assegno unico per le famiglie dal 1 luglio 2021 con un “decreto ponte”: ecco chi sono i beneficiari e i requisiti per richiederlo

Assegno unico 2021: come funziona, quando arriva e a chi spetta

Novità in arrivo per le famiglie. II Consiglio dei Ministri ha infatti approvato un decreto legge- ponte che, a partire dal 1°luglio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, introduce l’assegno unico temporaneo.

Questa misura, volta a sostenere la genitorialità e di cui si parla già da tempo, è riservata a coloro che non godono già di assegni familiari.

 

Allo stesso tempo vengono potenziati gli assegni in vigore: nel periodo luglio-dicembre gli importi mensili vengono maggiorati di 37,5 euro per ciascun figlio in favore dei nuclei familiari fino a due figli, e di 55 euro per ciascun figlio nei nuclei di almeno tre figli.

 

Assegno unico 2021, a chi spetta

L’assegno unico temporaneo o “ponte” spetta alle famiglie che non possiedono i titoli per accedere agli assegni familiari già in vigore, ossia di lavoratori autonomi e disoccupati, e con un ISEE inferiore a 50mila euro annui.
Inoltre, il richiedente deve rispettare uno dei seguenti requisiti:

  • essere cittadino italiano o di uno Stato dell’Unione europea, o suo familiare titolare del diritto di soggiorno;

  • essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea, con permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo o permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;

  • essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;

  • essere domiciliato o residente in Italia e avere figli a carico fino ai 18 anni d'età;

  • essere residente in Italia da almeno 2 anni (anche non continuativi) oppure essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, o a tempo determinato di almeno 6 mesi.


L’assegno “ponte” è compatibile con il Reddito di cittadinanza e con altre eventuali misure in denaro a favore dei figli a carico, erogate dalle Regioni e dai Comuni.

 

Assegno unico temporaneo 2021, come funziona

L’assegno unico spetta per ciascun figlio minore in base al loro numero e anche alla situazione economica della famiglia: quindi l’importo decresce all’aumentare dell’ISEE. Si va da un minimo di 30 euro a un importo massimo mensile di 167,5 euro per ciascun figlio.

Se però nel nucleo sono presenti più di due figli, l'importo per ciascun minore viene maggiorato del 30%; mentre per i figli minori con disabilità è maggiorato di 50 euro.

 

Secondo quanto riportato nel comunicato del Cdm, il beneficio medio per il periodo coperto (quindi per i sei mesi da luglio a dicembre) è pari a 1.056 euro per nucleo e 674 euro per figlio.

Secondo i calcoli del governo, saranno circa 1,8 milioni di famiglie a ricevere l'assegno.

 

Assegno unico per famiglie: come fare domanda

Per richiedere il beneficio è necessario presentare domanda all’Inps (o a Patronati e Caf) secondo le regole che verranno comunicate.

Il beneficio spetta a decorrere dal mese di presentazione della richiesta: se inviata entro il 30 settembre 2021, verranno corrisposte le mensilità arretrate a partire dal mese di luglio 2021.
«È un momento bello per l'Italia. Il presidente Draghi lo aveva promesso, questo governo lo ha portato a compimento. Da luglio l'assegno per i figli ci sarà, nelle nostre case, per tutte le famiglie. Un'iniezione di fiducia e di speranza condivisa da tutte le forze politiche»  ha dichiarato la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti. «È davvero il segno dell'Italia che rialza la testa, che riparte. Uno straordinario risultato, è una giornata storica.»

L'assegno unico entrerà a regime a partire dal 2022.

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