Il volantino che ci arriva a casa o che troviamo in tutti i supermercati ora non è più solo lo strumento principe dell’offerta promozionale della grande distribuzione ma anche un mezzo che si apre alla comunicazione degli altri settori che vogliono, e devono, raggiungere il grande pubblico. Si tratta di una novità importante, una vera e propria rivoluzione nel settore e una sfida per il mondo della pubblicità: i 4 miliardi di volantini che ogni anno vengono stampati e distribuiti hanno creato un rapporto di fiducia con i consumatori perchè mantengono tutto quello che promettono, e ora anche i grandi e meno grandi inserzionisti possono inserirsi in tale rapporto e confezionare e recapitare offerte convenienti ad un pubblico che nel momento in cui apre il volantino è ben disposto a esaminarle e, soprattutto, a concedere ad esse la stessa fiducia che riserva alla promozione alimentare.
Il protagonista di quanto sopra è Saverio Addante, fondatore e ceo di Promomedia, l’agenzia leader sia della Gdo sia dell’industria che va sugli scaffali. Promomedia nasce e ha il quartier generale a Bari e sedi a Milano, a Parma e all’estero, progetta e stampa in proprio un miliardo e mezzo di volantini all’anno (forniti anche di realtà aumentata, realtà immersiva e quant’altro il digitale ha permesso al marketing di inventare), cioè poco meno di un terzo di quelli che si stampano in Italia; ha una decina di ingegneri elettronici e diverse migliaia di promoter “con i piedi sul terreno”, cioè nei punti vendita, ed è un vero e proprio concentrato di storia e di saperi e sapori della Gdo, con 110 milioni di fatturato nel 2019 e, si stima, nel 2021. Addante, barese di Adelfia legatissimo alla terra e al mare di Puglia, ha fondato Promomedia nel 1980, giovanissimo, ha seguito passo passo (e spesso anticipato) l’evoluzione della distribuzione e alla concessionaria del volantino pensava da un decennio: mercoledì 23 giugno, dopo averla spiegata direttamente nei giorni precedenti ai capi dei principali centri media e ai grandi clienti, l’ha presentata con una conferenza stampa a Milano insieme a Matteo Lucchi (che ha illustrato la ricerca della sua Eumetra su ben 15 mila consumatori che hanno permesso di misurare ogni piega dell’efficacia del volantino come media) e a Francesco Blini, uomo milanese della pubblicità chiamato a dirigere la neonata Promomedia ADV.
“Non è casuale, spiega Addante (che è anche presidente di Confindustria Intellect, la federazione che riunisce le società di comunicazione e di consulenza), che siamo riusciti a mettere a terra la concessionaria durante la pandemia: questo periodo è stato complicato per tutti, ma lo è stato in modo particolare per la Gdo, che ha superato brillantemente la prova consentendo agli italiani di approvvigionarsi in totale sicurezza. È come se ci fosse stato una presa di consapevolezza non solo della propria forza ma di un ruolo economico e sociale mai apparso così importante ed evidente. E noi traduciamo tale consapevolezza in una apertura del volantino ad altri settori, in un dialogo che farà bene a tutti: 45 milioni di contatti ogni 15 giorni, che è il ciclo di vita di un volantino sono numeri da pianificazione televisiva. Siamo orgogliosi di offrire un altro strumento alla ripresa del Paese avviata magistralmente da Mario Draghi”.
Promomedia ADV è già partita con la pianificazione sui volantini di alcuni grandi clienti, che stanno sperimentando con le proprie campagne la capillarità, la misurabilità e la flessibilità del nuovo mezzo, il quale non solo è un mezzo molto “fisico” (pur incorporando quando vuole funzioni digitali) ma anche del tutto sostenibile perchè nasce da carta riciclata. Quando si parla di spesa alimentare non si tratta di dettagli.