Legge contro l’omotransfobia

Ddl Zan in Senato il 13 luglio, senza accordo si preannuncia battaglia

La prossima settimana in Senato si vota il ddl Zan. Legge contro omotransfobia a rischio bocciatura dopo mancato accordo partiti maggioranza. Dichiarazioni

Ddl Zan in Senato il 13 luglio, senza accordo si preannuncia battaglia

Il testo del ddl Zan non cambia, verrà portato in Senato così com’è stato approvato alla Camera. I partiti della maggioranza hanno tentato invano una conciliazione sulla legge contro l’omotransfobia, che approderà a Palazzo Madama il 13 luglio 2021.

 

A rischio l’approvazione con Pd, Leu e M5s a favore e la Lega contro mentre a fare ancora una volta la differenza potrebbero essere i renziani di Italia Viva.

 

Ddl Zan: salta l’accordo tra i partiti. Voto al Senato il 13 luglio 2021

Non è stata accolta la proposta lanciata in extremis dal leghista Andrea Ostellari di trovare un accordo sulla legge contro l’omotransfobia e così si va verso Palazzo Madama con un testo identico a quello approvato alla Camera e con il rischio di bocciatura del ddl Zan.

 

L’idea alla base dell’accordo proposto, ossia quella di eliminare le parole identità di genere nel disegno di legge, ovunque ricorrano, sembra essere piaciuta ai renziani mentre è risultata inaccettabile, o meglio “irricevibile”, da parte dei maggiori sostenitori del testo: Pd, Leu e M5s.

 

Il leghista Massimiliano Romeo avverte: “Ora battaglia in aula, esito imprevedibile” mentre il leader del Carroccio Salvini sostiene che “se il ddl verrà affossato, la colpa sarà di Letta”. “Gli è stata proposta mille volte, anche dai renziani, una mediazione. Noi continueremo ad insistere sul dialogo".

 

Pronta la risposta del segretario dem: “Il ddl Zan è stato calendarizzato, quindi vuol dire che i voti ci sono. Assumendosi ognuno le sue responsabilità andiamo avanti e approviamolo”.

 

Ddl Zan a rischio bocciatura dopo mancato accordo tra partiti maggioranza

Ddl Zan a rischio bocciatura a Palazzo Madama, dopo che ieri nella riunione dei capigruppo di maggioranza non è stato trovato nessun accordo tra i partiti.

 

I numeri al Senato sono contati, con i 17 voti di Italia Viva che ancora una volta potrebbero fare la differenza.

 

I renziani alla Camera hanno votato a favore del Ddl Zan, bisogna vedere se sceglieranno o meno di essere coerenti.

 

Intanto, Davide Faraone di Italia Viva ha dichiarato: "Pd e M5s mettono a repentaglio l’approvazione del ddl". "Il presidente Ostellari ha fatto un reale passo in avanti sia nel merito che nel metodo, si va seriamente avanti nella concreta volontà di trovare un'intesa. Pd e 5 stelle facciano adesso uno sforzo costruttivo e dimostrino di avere a cuore l'obiettivo di portare a casa la legge contro le discriminazioni omotransfobiche, evitando di proseguire per successivi strappi", ricordando che "lo scontro frontale è un grande errore e chi lo porta avanti se ne assume l'esclusiva responsabilità".

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