I problemi contrattuali non riguardano solo “i comuni mortali”, ma anche le star hollywoodiane, pronte a chiamare in Tribunale i colossi del mondo cinematografici come Disney. È quanto appena accaduto a Scarlett Johansson.
Motivo del contendere sono i 20 milioni di cachet previsti per la realizzazione del film "Black Widow".
Ecco cosa è successo e perché l’attrice è arrivata a chiamare in causa, nel senso letterale del termine, il colosso del grande schermo.
Scarlett Johansson contro la Disney
Lei è una delle attrici più pagate al mondo, anche se non si trova più al primo posto in classifica, come nel 2020. Se la numero 1 adesso è Sofia Vergara (lo scorso anno era seconda) Scarlet Johansson rimane una delle star hollywoodiane con il maggior patrimonio. Eppure ora è ai ferri corti con la Disney, proprio per “colpa” di un compenso che la star ritiene sia insufficiente.
Si parla di 20 milioni di dollari. Tanto la casa di produzione cinematografica le ha liquidato per il film “Black Widow”. Ma per l’attrice non è sufficiente, o meglio dovrebbe essere integrato da una cifra che solitamente viene aggiunta al cachet base e che deriva da una percentuale sui profitti totali del film o da un bonus quando un film supera una certa soglia al botteghino. Ad esempio, Robert Downey Jr. ha guadagnato 75 milioni di dollari da "Avengers: Endgame".
Ma la pandemia ha cambiato le regole.
I film in streaming a causa del Covid
La pandemia ha portato alla chiusura delle sale cinematografiche, molte delle quali ancora chiuse in diverse parti del mondo. I produttori come Disney (ma non solo) hanno quindi deciso di anticipare le uscite sulle proprie piattaforme streaming, senza però prevedere un “dividendo” per la Johansson. Da qui la protesta dell’attrice, che ha citato in giudizio la major.
"Black Widow" sta andando, infatti, molto bene in streaming (secondo Disney starebbe andando meglio rispetto a un’uscita in sala), ma non è stata prevista alcuna integrazione a quanto già pagato a Johansson.
Dura la reazione della Disney, che non ha esitato a definire l’attrice “avida”.
La causa in Tribunale o l’accordo?
Difficile dire come andrà a finire. Di certo la Disney non ha interesse a montare il caso, ma neppure a creare un precedente o, peggio ancora, a togliere la pellicola dalla propria piattaforma. Probabilmente neppure Johansson ci guadagnerebbe (in immagine) da una tale operazione. Per questo gli esperti sono pronti a giurare che tutto si risolverà in via extra giudiziale.
Intanto Netflix ha evitato di dover affrontare simili questioni, semplicemente paga molto e in anticipo le star protagoniste delle pellicole.