La sabbia “proibita”

Sardegna, boom di “furti” di sabbia e conchiglie. Multe e sequestri

È uno dei “vizi” più diffusi quando si visitano spiagge paradisiache: portarsi via un ricordo. Ma è vietato e per i trasgressori sono previste sanzioni

Sardegna, boom di “furti” di sabbia e conchiglie. Multe e sequestri

La tentazione rende spesso l’uomo ladro, ma non accade solo quando si parla di cibo e piatti prelibati. Può succedere anche che si desideri solo poter ricordare una vacanza da favola e si pensi di farlo portandosi a casa un po’ di sabbia o conchiglie.

 

Un gesto semplice, che potrebbe sembrare innocente, ma che invece in casi può costare caro.

Accade soprattutto in luoghi protetti, come la Sardegna.

 

Sardegna, sequestri record di conchiglie e sabbia

Ammonta a ben dieci chili fra sabbia e ciottoli, il “tesoro” sequestrato dagli agenti della Dogana negli aeroporti sardi di Olbia e Alghero, in poche ore a fine luglio ma continua anche ad agosto.

 

Il “bottino” è stato scoperto tra i bagagli di due turisti, uno francese e l’altro ungherese, di ritorno dall’isola. Forse insospettiti dal peso insolito delle borse dei due villeggianti, i funzionati dell’Agenzia delle dogane hanno chiesto di poterne visionare il contenuto, scoprendo, insieme ai finanzieri del gruppo di Olbia, il materiale sottratto illegalmente.

 

Tra il materiale sequestrato negli ultimi tempi dal personale responsabile dei controlli negli scali sardi ci sono stati anche 512 ciottoli di mare, 740 conchiglie e persino una roccia da oltre un chilo, rubati dalle spiagge più frequentate del Sud Sardegna durante le vacanze, in particolare da Villasimius, Costa Rei, Perd'eSali, Santa Margherita di Pula, Carloforte e persino dal Poetto di Cagliari.


Lo stesso è accaduto a Cabras, in provincia di Oristano, dove la polizia locale ha colto in flagrante due giovani turisti siciliani, mentre depositavano all'interno delle proprie automobili gli zaini contenenti preziosi granelli di quarzo. La sabbia sequestrata era contenuta all'interno di due bottiglie e una ciotola in plastica, per un peso totale di 3 chili e 600 grammi di quarzo.

 

Le multe e la legge

Per i trasgressori sono previste multe, anche molto salate, da 500 a 3.000 euro.

A impedire di portarsi a casa un “pezzo” di Sardegna è una legge regionale del 2017, che considera ciottoli e conchiglie come patrimonio ambientale tutelato e ne punisce il furto.

 

L'anno scorso nei due soli aeroporti di Olbia e Alghero i funzionari delle Agenzie delle dogane hanno intercettato nei bagagli dei turisti oltre 80 chili di materiali 'proibiti', che i turisti tentavano di portare a casa come ricordo.

Intanto il materiale sequestrato è destinato a tornare nelle spiagge dalle quali è stato sequestrato.

 

La campagna di sensibilizzazione

Un contributo importante nella segnalazione dei “furti” arriva anche dal gruppo 'Sardegna rubata e depredata', nato sei anni fa per informare sui ritrovamenti di materiali sottratti dalle spiagge della Sardegna. Di recente, invece, è partita una campagna di sensibilizzazione curata da Agenzia delle dogane e Regione Sardegna.

 

Si chiama “Portala nel cuore” e ha tre volti noti come testimonial: la conduttrice Geppi Cucciari, il cestista Gigi Datome e l'attrice Caterina Murino, che hanno girato quattro spot diffusi sui canali social dell'Agenzia e della Regione, sugli schermi delle principali stazioni ferroviarie italiane e sulle tv sarde.

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