La laguna 2.0

Venezia diventa a numero chiuso: turisti limitati e no grandi navi

Se ne parlava da tempo. Ora la giunta Brugnaro ha dato il via libera all’accesso contingentato alla città della Laguna. Cosa cambierà entro il 2022

Venezia diventa a numero chiuso: turisti limitati e no grandi navi

Il progetto non è una novità, ma questo è l’anno giusto perché vada in porto. Letteralmente, perché si parla della possibilità di accedere a Venezia, la città “galleggiante” famosa nel mondo, non più indiscriminatamente, ma a numero chiuso.

Un piano che scatterebbe già dalla prossima estate, nel 2022, e che arriva dopo lo stop alle grandi navi da crociera in laguna.

La novità, però, non piace a tutti.

 

Venezia a numero chiuso

Niente più invasione di turisti in piazza San Marco, niente più gruppi di visitatori che camminano numerosi per le calli strette e per i campi, magari senza neppure fermarsi a mangiare, ma portandosi un panino da consumare all’ombra del campanile di San Marco o lungo le fondamenta. L’idea del Sindaco Luigi Brugnaro è quella di rendere Venezia una vera città d’arte, un museo a cielo aperto, come è già considerata da molti, e in quanto tale che per essere visitata necessiti di un “biglietto di ingresso”.

Non si parla ancora di una tassa ad hoc, come un ticket di ingresso, ma piuttosto di una “prenotazione”.

Il primo cittadino ha infatti parlando di “prima esperienza al mondo di gestione della città”.

 

Tempi maturi per un progetto “vecchio”

Di contingentare gli ingressi a Venezia si parlava già nel 2018 e qualche sperimentazione era già stata avviata in alcune occasioni, come il celebre Carnevale cittadino, prima che anche questo appuntamento fosse sospeso a causa della pandemia Covid. Adesso, però, è stata indicata una data a partire dalla quale Venezia sarà dotata di tornelli di ingresso, proprio come quelli per accedere allo stadio o alla metropolitana.

 

Ingresso con Qr code e prenotazione

Il progetto, a cui la Giunta ha il via, dovrebbe essere terminato e pronto al debutto entro il 2022, quando appositi cancelli elettronici saranno installati all’uscita della stazione ferroviaria di Santa Lucia, ma anche in piazzale Roma (per l’accesso con auto e pullman) oltre che agli approdi dei lancioni granturismo. Per “sbarcare” in Laguna occorrerà avere una prenotazione della visita, da esibire con un Qr code, digitale o stampato.

I tornelli conteranno gli arrivi e impediranno l’ingresso in caso di superamento della quota massima consentita.

Si pagherà?

Al momento è ancora non chiaro se la prenotazione sarà associata anche a un costo, proprio come nel caso di un biglietto di ingresso al museo. Naturalmente ne sarebbero esentati sia i residenti che i lavoratori abituali di Venezia.

 

I contrari

Se da un lato gli hotel di lusso gioiscono, perché il turismo di massa mordi e fuggi non rientra nei loro target e sarebbe penalizzato dall’ingresso contingentato, a opporsi al progetto c’è l’Associazione esercenti pubblici esercizi di Venezia (Aepe), il cui direttore, Ernesto Pancin, spiega Il Fatto quotidiano: “Posso capire che l’area Marciana diventi ad accesso limitato, ma se quello è in effetti un luogo sensibile, il tornello, in assoluto, è un’eresia. I visitatori devono poter decidere in ogni momento di raggiungere Venezia e potersi muovere liberamente senza sbarramenti a scoraggiarli”.

Cauti anche i rappresentanti degli artigiani veneziani e degli albergatori, che pur chiedendo un freno agli arrivi indiscriminati, non sembrano convinti che i tornelli siano la soluzione migliore.

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