“Discontinuità economica” – Decisione Ue

Ue, Alitalia: illegali 900 milioni di aiuti statali, vanno recuperati

Vista la “discontinuità economica” di Italia Trasporto Aereo (ITA), indagine della Commissione ha stabilito che i prestiti statali ad Alitalia vanno resi.

Ue, Alitalia: illegali 900 milioni di aiuti statali, vanno recuperati

È dopo aver accertato la “discontinuità economica” di Italia Trasporto Aereo (ITA) che la Commissione europea ha annunciato oggi che i prestiti statali italiani, per un valore di 900 milioni di euro assegnati ad Alitalia, sono stati erogati su base illegale. Per Bruxelles, ITA non può essere considerato il “successore economico” di Alitalia. Inoltre, le iniezioni di capitale nella società stessa sono conformi alle regole di mercato.

 

Indagine su due prestiti per 900 milioni

L’Ue conclude che i 2 prestiti statali, concessi ad Alitalia nel 2017 per 900 milioni di euro, sono illegali ai sensi delle norme Ue sugli Aiuti di Stato. È quanto stabilito da un’indagine condotta dalle autorità competenti di Bruxelles.

 

“Discontinuità economica”

In una decisione separata, la Commissione ha concluso che, “sulla base del piano italiano per il nuovo vettore aereo ITA”, l’Italia ha stabilito nel 2020 delle “condizioni alle quali alcune attività saranno trasferite” dal Alitalia ad ITA. Ecco perché la Commissione ha spiegato che l’operazione ha - di fatto - generato “discontinuità economica” tra Alitalia e la società subentrante. La “continuità economica è sempre il risultato di un mix di elementi ben bilanciati”, ha spiegato Arianna Podestà, Portavoce Ue per la Concorrenza e gli Aiuti di Stato. Una scelta rimasta nelle mani dello Stato, nel passaggio da una società all’altra.

 

Recuperare anche gli interessi

L’immediata conseguenza della bocciatura di Bruxelles fa scattare la richiesta di “recupero” da Alitalia della somma già stanziata. E all’importo dovuto per restituire l’Aiuto di Stato non sono esclusi gli interessi sul capitale percepito. Ma di questa restituzione, resta responsabile ancora Alitalia e non ITA. In altre parole: la seconda non è tenuta a rimborsare gli Aiuti di Stato illegali.

 

Rimborsi biglietti e MilleMiglia

ITA non si farà carico dei biglietti prepagati che i passeggeri hanno già acquistato da Alitalia” e, per evitare che questo pesi sui passeggeri, “l’Italia ha accettato di rimborsare i biglietti”, tutelando i diritti di chi li ha già pagati. Verrà invece venduto il programma di fidelizzazione di Alitalia, il MilleMiglia, tramite “gara aperta, trasparente, non discriminatoria e incondizionata, a cui ITA non potrà partecipare, in modo da impedire il trasferimento diretto di clienti”.

 

Piano ITA: escluso da Aiuti di Stato

La Commissione ha considerato poi la legalità di altri conferimenti di capitale da parte dello Stato italiano in ITA, pari a 1,35 miliardi di euro nei prossimi 3 anni (di cui 700 milioni da concedere quest’anno). Doveva infatti chiarire se fossero stati effettuati a condizioni di mercato, scenario a cui non si applica il regime di Aiuto di Stato. La Commissione ha così concluso che l’investimento in ITA darebbe alle autorità italiane un ritorno accettabile anche da un investitore privato. A questo proposito, il piano aziendale di ITA mostra che ITA sarà una compagnia aerea praticabile e redditizia, che attuerà una strategia aziendale basata su una rete ridotta di rotte (utilizzerà solo un numero limitato di slot di decollo e atterraggio). Inoltre, la ristrutturazione di ITA mira  ad una maggiore efficienza dei costi, all’incremento della digitalizzazione e a soluzioni di sostenibilità ambientale attraverso una flotta di nuova generazione a basso consumo di carburante. Il che si tradurrà in una riduzione significativa dei costi aziendali. Il verdetto di Bruxelles parla chiaro: i conferimenti di capitale in ITA devono essere effettuati a condizioni di mercato, senza qualificarli come Aiuti di Stato.

 

Si attende decisione su prestito-ponte

È ancora in corso la valutazione della Commissione Ue di conformità alle norme comunitarie di un altro aiuto statale del 2019, il cosiddetto “prestito-ponte” ad Alitalia, del valore di 400 milioni. “L'Italia ha dimostrato che esiste una chiara discontinuità tra Alitalia e la nuova compagnia aerea Ita”, ha detto la Vice-Presidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager.

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