contagi in aumento

Zona gialla: le Regioni a rischio. Verso un “ritocco” del Green Pass

Lombardia e Veneto si avvicinano al cambio di colore. Sileri: “Verosimile la proroga dello stato di emergenza”. Possibile stretta sulla durata del pass

Zona gialla: le Regioni a rischio. Verso un “ritocco” del Green Pass

"È verosimile che lo stato di emergenza, che scade il 31 dicembre, ma anche il Green Pass, verranno prorogati, ma dipenderà dai numeri". Se fino a due giorni fa si respirava ancora ottimismo e il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, parlava di un “Natale sereno”, ora è lo stesso Sileri a mettere le mani avanti e chiarire se i contagi continueranno a crescere è possibile che si decidano ulteriori misure. Ospite di Porta a Porta il Sottosegretario ha aggiunto: "Vediamo quello che succede nel prossimo mese con l'andamento dell'epidemia".

 

Green Pass e tamponi: possibili “ritocchi”

Per ora Sileri conferma che “ha consentito di tenere la pandemia sotto controllo”, aggiungendo: “Con i numeri attuali, anche se dovessero crescere con l'occupazione dei posti letto, non vedo all'orizzonte necessità di chiusure. Ci troviamo in una situazione ben diversa dall'Austria, noi abbiamo le fasce più anziane e fragili protette".

Certo, "sicuramente abbiamo dei limiti, come i tamponi rapidi che si usano per il Green Pass, ma abbiamo delle maglie abbastanza strette per proteggerci – ha concluso Sileri – la variante che stiamo affrontando ci mette nella condizione di avere protezione più alta".

Proprio riguardo ai tamponi rapidi potrebbero arrivare modifiche. In particolare si potrebbe escludere il rilascio del Green Pass in presenza di un test negativo rapido. Su modello di quanto deciso in Austria (e a Berlino da lunedì), infatti, l’antigenico potrebbe non essere più sufficiente a ottenere il certificato verde nazionale. Come spiegato dal consigliere del ministro della Salute, Walter Ricciardi, "con il passare del tempo si dovrà pensare alla correzione del green pass". "Il certificato verde si ha anche con tampone antigenico, ma questo presenta un 30% di falso negativo e dà falso senso di sicurezza - ha spiegato - specie con la variante Delta, se si entra con un test, falso negativo, in luogo dove ci sono persone suscettibili, l'infezione si verifica".

 

Modifiche anche alla durata del certificato?

Tra le ipotesi al vaglio dell’esecutivo potrebbe anche esserci una modifica della durata del Green Pass, che potrebbe scendere da 12 a 9 mesi. In questo modo si dovrebbe ricorrere in maniera più massiccia alla terza dose di richiamo, che al momento stenta a partire. Dopo gli over 80 (e 60), gli ospiti delle Rsa e i fragili si sta procedendo con il personale sanitario, che però si è sottoposto a richiamo solo nel 50% dei casi. L’obiettivo, dopo l’autorizzazione alla dose booster per gli over 40 da dicembre, sarebbe aumentare la copertura.

 

Dove si rischia la zona gialla

Intanto si rischia un cambio di colore in almeno due Regioni: si tratta di Lombardia e Veneto. Qui, solo nella giornata di martedì si sono registrati 1.000 nuovi casi. Secondo il monitoraggio settimanale della fondazione Gimbe, inoltre, in Friuli Venezia Giulia e in Veneto tutte le province registrano un'incidenza pari o superiore a 50 casi ogni 100 mila abitanti.

Nella provincia autonoma di Bolzano l'incremento percentuale dei nuovi casi in una sola settimana è stato del 75,3%.

Al momento tutta l’Italia è in zona bianca, ma in caso di superamento dei parametri si passerebbe alla gialla. Ciò avverrebbe con un'incidenza superiore ai 50 casi ogni 100 mila abitanti, un'occupazione di posti letto in area medica oltre il 15% e in terapia intensiva oltre il 10%. Secondo l'ultimo aggiornamento dei dati riportati sul portale Agenas, a rischiare al momento è anche il Friuli Venezia Giulia, insieme alle Marche.

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