I vaccini per i più piccoli

Covid, dal 15 dicembre disponibili 1,5 mln di dosi pediatriche

Germania verso l’obbligo vaccinale. Merkel: “situazione grave”. Il futuro cancelliere Scholz rivolge un appello ai cittadini tedeschi: “Immunizzatevi”

Covid, dal 15 dicembre disponibili 1,5 mln di dosi pediatriche

Dopo il via libera dell’Agenzia italiana per il farmaco al vaccino per i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni la struttura commissariale diretta dal generale Francesco Paolo Figliuolo annuncia che dal 15 dicembre saranno disponibili 1,5 milioni di dosi pediatriche mRna-Pfizer. Dunque, l’Italia accelera anche sulle vaccinazioni dei più piccoli: “Tutte le strutture delle Regioni e Province autonome saranno in grado di procedere alla vaccinazione dei bambini a partire dal giorno 16 dicembre”.  Si tratta di una prima tranche che verrà poi integrata a gennaio prossimo.

 

Intanto, ieri, in Italia è stata raggiunta la cifra record di 430.614 vaccinazioni in 24 ore, in linea con il target che proprio la struttura commissariale aveva fissato per i primi giorni di dicembre di 400 mila dosi giornaliere. Il dato che colpisce è quello relativo alle 364.325 dosi addizionali/booster che sono state somministrate, mentre 30.286 risultano essere prime dosi e 26.003 le seconde. Dopo il semaforo verde ai richiami rispetto al ciclo primario, prima per gli over 40, poi per gli over 18, il picco era atteso. La risposta della popolazione è stata altissima negli oltre 2.400 punti vaccinali dislocati su tutto il territorio nazionale e fini alla fine dell’anno si conta di utilizzare oltre tre quarti dei 20 milioni di dosi disponibili.

 

Nel resto d’Europa la situazione resta difficile, anche se più in alcuni Paesi che in altri. In Germaniaè molto seria”, dichiara la cancelliera uscente, Angela Merkel. Tanto che è dato ormai per certo l’arrivo dell’obbligo vaccinale a partire da febbraio. Il Bundestag voterà una legge in merito e così Berlino spera di arginare l’ondata pandemica che sembra inarrestabile. Merkel non ha dubbi: “Io voterei a favore” e aggiunge: “Abbiamo tutti sperato che i vaccinati fossero di più. La strada fuori dalla pandemia è il vaccino”.

 

La proposta dell’obbligo è stata lanciata da colui che prenderà il posto della cancelliera. Olaf Scholz, che è stato già ministro delle Finanze nel quarto esecutivo Merkel, e che guida la coalizione ‘semaforo’ che si appresta governare la Germania, ha partecipato alla riunione odierna tra i leader dei Laender e i rappresentanti del governo centrale. E’ stato lo stesso Scholz a rinnovare un appello rivolto a tutti i cittadini tedeschi perché scelgano di vaccinarsi: “E’ veramente importante. Sappiamo che ci sono conseguenze se molti cittadini non lo fanno. E sappiamo quanto è difficile la situazione nelle terapie intensive”. Ed è proprio il carico sulle strutture sanitarie a preoccupare Berlino. “Siamo già ai limiti”, avverte la Merkel. Per questo sono in arrivo ulteriori restrizioni e fra queste un lockdown di fatto per chi non si vaccina.

 

Ma se in Europa, e in generale nei Paesi più ricchi al mondo, c’è chi rifiuta di immunizzarsi, nei Paesi più poveri – quelli dell’Africa in testa – resta il dramma della mancanza di dosi per fronteggiare l’emergenza. L’Oms fa sapere che i casi di coronavirus in Africa sono aumentati del 54% nell’ultima settimana, soprattutto nella parte meridionale del continente. E solo il 7,5% della popolazione ha ricevuto due dosi di farmaco. 

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA