Il nuova anno

Omicron spegne il Capodanno in Italia. A gennaio “100mila positivi”

Se la nuova mutazione si dimostrasse davvero più contagiosa ma meno pericolosa, il governo, a gennaio dovrebbe pensare a nuove regole per la quarentena

Omicron spegne il Capodanno in Italia. A gennaio “100mila positivi”

Calano i contagi Covid in Italia ma è solo l’effetto del giorno festivo e di un numero basso di tamponi. Secondo i dati del Ministero della Salute, i casi di ieri stati 24.883 nelle ultime 24 ore, con 81 vittime e solo 217.052 tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore rispetto ai 969.752 eseguiti il giorno precedente. Il tasso di positività, pertanto, sale all'11,5%.


Intanto nel nostro Paese scattano le restrizioni del decreto Festività con la cancellazione di tutti i concerti e delle feste in piazza per salutare il nuovo anno e la chiusura delle discoteche. Omicron spegne così il Capodanno 2022. Dal 25 dicembre è in vigore il nuovo decreto del Governo che impone a tutti, compresi i vaccinati con terza dose, l'uso obbligatorio delle mascherine Ffp2 fino alla fine dello stato di emergenza, attualmente prorogato fino al 31 marzo: nei cinema, teatri, sale da concerto, nei locali di intrattenimento e assimilati, tra cui i musei, stadi e eventi sportivi, mezzi di trasporto a lunga percorrenza come treni e aerei e sui mezzi pubblici locali.

Obbligo della mascherina all'aperto, invece, fino al 31 gennaio 2022.

 

Omicron in Italia "100mila positivi al giorno a gennaio"

Per quanto riguarda invece la variante Omicron e l’aumento esponenziale dei contagi in Italia, il virologo Fabrizio Pregliasco afferma che c’è la concreta possibilità di arrivare «a meta? gennaio con 100 mila positivi al giorno». E che non si tratta di una stima troppo eccessiva se si considera il tasso di moltiplicazione mostrato fin qui dalla nuova variante, addirittura cinque volte più contagiosa della Delta: «Con gli spostamenti per le feste, i baci, gli abbracci e poi la riapertura delle scuole – ha spiegato Pregliasco a La Stampa – a gennaio vedremo i veri effetti di questa nuova ondata».

A quel punto quindi il governo Draghi dovrà forse anche intervenire con nuove regole per le quarantene perché qualora fosse davvero confermata la minore pericolosita? di questa mutazione del virus, allora la quarantena obbligatoria dovrebbe restringersi solo ai positivi e non anche ai loro contatti stretti. Al momento infatti per ogni contagiato, ci sono almeno 10-12 persone costrette a rimanere chiuse in casa per una settimana se vaccinate, altrimenti 10 giorni. E quindi se il numero dei nuovi casi dovesse continuare ad aumentare al ritmo di queste ore, entro fine gennaio, si dovrà intervenire perche?, come spiegano fonti di Palazzo Chigi e del ministero della Salute, la positivizzazione di massa che non mette alla prova il sistema ospedaliero, rischia comunque di bloccare l'intero Paese.  Dello stesso parere l'infettivologo Matteo Bassetti che su Facebook ieri ha scritto: «Con oltre 50 mila casi al giorno, destinati a diventare molti di piu? nelle prossime settimane, dobbiamo vivere in maniera diversa la convivenza con il virus. Non possiamo continuare a mettere in quarantena e in isolamento forzato decine di persone (i contatti) per ogni tampone positivo». Perche? il rischio, a lungo andare, e? quello di «trovarci con milioni di persone isolate e in quarantena.

 

Il lockdown dei non vaccinati

In Europa e in particolare in Germania si dice che il lockdown dei non vaccinati abbia funzionato benissimo ma anche che se la quarta ondata è in via di esaurimento «la quinta e? inevitabile». A inizio dicembre la Germania ha introdotto un severo regime che ha escluso i No Vax dalla vita pubblica, senza accesso ai ristoranti, bar, palestre e teatri. Ma su La Verità fanno notare che “qualcosa non torna”. Il quotidiano scrive oggi che “Per i media, il merito del calo va ascritto al lockdown dei non vaccinati deciso il 2 dicembre scorso da Angela Merkel” ma se si osserva la curva dei contagi nel Paese, si può notare che il suo picco sia stato registrato a fine novembre, per iniziare da solo a calare poco prima che venissero varate le nuove chiusure. L’impressione per il giornale è “che ci stiano spacciando un calo naturale della curva per un miracolo del lockdown. Tanto per cambiare”.

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