Erano le parole che tutti attendevano, il segnale di un ritorno graduale alla normalità, che passerà dalla fine dello stato di emergenza, dopo oltre due anni. A pronunciarle è stato il premier, Mario Draghi, che ha chiarito che dopo il 31 marzo non sarà prorogata l’emergenza, ma non solo.
Ecco cosa cambierà.
Fine graduale del Green Pass
"Metteremo gradualmente fine all’obbligo di utilizzo del certificato verde rafforzato, a partire dalle attività all’aperto, tra cui fiere, sport, feste e spettacoli": a confermare le attese è stato dunque il presidente del Consiglio in persona. Mario Draghi ha comunque avvertito: "Continueremo a monitorare con attenzione la situazione pandemica, pronti a intervenire in caso di recrudescenze", pur rassicurando che "il nostro obiettivo è riaprire del tutto, al più presto".
Come cambierà l’uso del Pass
Lo scenario, dunque, è quello di un ritorno graduale alla normalità, a partire dalla possibilità di tornare a sedersi ai tavolini di bar e ristoranti all’aperto, anche senza il Green Pass rafforzato e a partire dal 1° aprile. Per poterlo fare al chiuso, invece, occorrerà attendere presumibilmente fino al 15 giugno, con le uniche eccezioni che potrebbero consistere nella possibilità di prendere un caffè o una bibita al bancone, quindi senza fermarsi a lungo. Ma il “Pass rafforzato” potrebbe non essere più necessario neppure per l’accesso agli stadi, mentre resta in dubbio se basterà il certificato “base” per entrare cinema, teatri, palestre, dunque con tampone negativo.
Chi e come usare i mezzi pubblici
Altra svolta è attesa per l’accesso ai mezzi pubblici, per i quali dal 1° aprile sembra certo che sarà cancellato l’obbligo di Super Green Pass, almeno per quelli a lunga percorrenza, mentre per il trasporto urbano ed extraurbano i non vaccinati potrebbe dover attendere il 15 giugno. Bus e metro, treni regionali e ad alta velocità torneranno però a viaggiare a capienza piena (oggi all'80%) fin dal 1° aprile.
Obbligo vaccinale e negozi
Per ora pare evidente che invece si opti per la massima prudenza per quanto riguarda l’obbligo vaccinale per gli over 50, nonostante non siano ancora state elevate sanzioni per gli inadempienti) e per l’accesso a negozi, banche e uffici postali, per cui servirà ancora il Green Pass (in versione “Base”) fino a giugno, così come per parrucchieri, barbieri, estetisti e tutti i centri di servizi alla persona. Le mascherine al chiuso, invece, come chiarito anche dal ministro della Salute, Speranza, rimarranno ancora a lungo.
Stop ai colori e novità a scuola
I colori delle Regioni, invece, scompariranno, come chiarito dal premier, Mario Draghi, dal 1° aprile. Tra le tappe per il ritorno alla normalità il capo dell’esecutivo ha parlato anche della scuola. "Le scuole resteranno sempre aperte per tutti: saranno infatti eliminate le quarantene da contatto", ha assicurato Draghi, che ha aggiunto: "Cesserà ovunque l’obbligo delle mascherine all’aperto, e quello delle mascherine FFP2 in classe", indossate tra i banchi. Sparirà, dunque, la regola dei contagi in una classe, che oggi costringe alla Dad o alla didattica mista in presenza e da remoto. Infine, con fine marzo cesserà il ricorso generalizzato allo smart working, che potrà rimanere ma solo se concordato individualmente tra azienda e lavoratore.