caro estate: i consigli

Estate 2022, il caro-vacanze che rischia di colpire gli italiani

Come se non bastasse il rialzo dei prezzi di benzina e diesel, anche al mare aumenta il costo di ombrelloni e vacanze. I consigli per i consumatori

Estate 2022, il caro-vacanze che rischia di colpire gli italiani

La benzina e il gasolio non fermano la loro corsa e il Governo è al lavoro per trovare una soluzione, in vista della fine del provvedimento che ha reso possibile il taglio delle accise sui carburanti, che scade l’8 luglio. Intanto gli italiani, complice il conflitto in Ucraina, stanno già facendo i conti con l’inflazione in crescita.

Adesso, alla vigilia dell’inizio dell’estate, che segna anche l’avvio della stagione delle vacanze, il “caro-spiaggia” si fa sentire.

Ecco alcuni consigli dell’Unione Nazionale Consumatori per “limitare i danni”.

 

Il decalogo per risparmiare”

Scegliere la spiaggia libera: lettino e ombrellone sono comodi, ma quest’anno rischiano di costare troppo per molte famiglie, dal momento che è difficile trovare soluzioni a meno di 35/40 euro al giorno per due persone. Per questo l’associazione dei consumatori suggerisce di rinunciare alle comodità per “salvare il portafoglio”, optando per la spiaggia libera. Come ricorda l’Unione nazionale consumatori, infatti, gli stabilimenti balneari sono obbligati per legge a consentire “il libero e gratuito accesso e transito per il raggiungimento della battigia, anche al fine della balneazione”. Non si potrà sostare con il proprio telo mare in una spiaggia organizzata, ma sicuramente il bagno sarà garantito.

 

Spiaggia libera attrezzata: l’altra possibilità è la scelta di un’area demaniale data in concessione, dunque una spiaggia libera attrezzata, a ingresso libero e gratuito, dove però è possibile noleggiare ombrelloni e lettini.

 

Come scegliere lo stabilimento: se proprio non è possibile rinunciare al comfort di uno stabilimento, l’associazione esorta a scegliere quello più conveniente, che solitamente è il meno vicino. Qualche passo in più, però, potrebbe significare anche risparmio “facendo un km in più per raggiungere il mare, allontanandosi dalle zone più frequentate e dal centro del paese. Se dormite in un albergo, chiedete consiglio all’albergatore che magari ha una convenzione con uno stabilimento per far avere sconti ai suoi clienti, che vanno comunque sempre verificati”, suggerisce l’Unc.

 

La meta giusta: anche la località di vacanza ha il suo peso (economico). Se si è individuata una zona, meglio scegliere un paese limitrofo alla località più nota, perché i prezzi saranno più bassi, come ricordano gli esperti.

 

Quando partire: anche il periodo di soggiorno può fare la differenza. Come è noto e laddove possibile, meglio evitare agosto e preferire giugno e settembre, che consentono anche di godersi le vacanze con meno affollamento.

 

Meno lettini, più condivisione: un altro accorgimento suggerito dall’associazione è di non noleggiare lettini e sdraio in sovrannumero, considerando soprattutto che se si hanno figli questi non sempre li utilizzeranno, o perché troppo piccoli o perché magari preferiranno stare con gli amici, non sotto l’ombrellone con i genitori. L’alternativa è condividere l’attrezzatura con i vicini, dividendo la spesa. “Ci sono anche app per il mare grazie alle quali si può mettere a disposizione di altre persone le attrezzature per il periodo o le ore nelle quali non siamo in spiaggia, ottimizzando i costi”, dice l’associazione. Infine, un’altra possibilità è quella di noleggiare solo mezza giornata, se non si pensa di stare tutto il giorno in spiaggia, o chiedere un abbonamento, che preveda sconti: “L’abbonamento per tutta la stagione costa, in proporzione, meno della somma dei mensili, il mensile costa meno di quattro settimanali, il settimanale cosa meno di sette giornalieri. Purché l’abbonamento sia sempre sfruttato, altrimenti fate bene i calcoli o finirete per regalare i vostri soldi al gestore”, spiegano dall’Unc.

 

Cosa scegliere: può sembrare banale, ma anche la scelta del tipo di attrezzatura può fare la differenza:“L’ombrellone costa meno del gazebo, la sdraio costa meno del lettino e così via. Prima e seconda fila di ombrelloni di solito costano di più rispetto alle retrovie. Ma se non avete bambini da curare mentre fanno il bagno, che comunque potete osservare alzandovi e camminando lungo la battigia, non è detto che valga la pena stare in pole position, prendendosi le pallonate di chi gioca in riva al mare”, spiega l’associazione.

 

Il pranzo e gli snack: al caldo occorre idratarsi, si sa, ma comprare una bottiglietta d’acqua al bar dello stabilimento potrebbe costare non solo il doppio, ma anche il triplo e più rispetto all’acquisto al supermercato o a un chiosco poco distante. Il consiglio, dunque, è di attrezzarsi prima, perché portarsi acqua o snack all’interno di uno stabilimento non è affatto vietato. Lo stesso vale per il pranzo: avere con sé un panino o merende permette di risparmiare in modo considerevole.

 

Cosa comprare in vacanza: il suggerimento è quello di partire portandosi già il necessario, soprattutto se si tratta di creme solari o costumi. È vero che è bello poter fare acquisti che ricordino le ferie, ma si rischia di pagare di più gli stessi prodotti. “Prima di partire per le ferie valutate se alcuni prodotti, dal costume da bagno alle creme solari, è meglio acquistarli nel luogo di villeggiatura o in città. Se la località della vacanza è rinomata, meglio andare nell’ipermercato dove solitamente fate la spesa tutto l’anno”, dice l'Unione Nazionale Consumatori.

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