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Covid, il boom contagi e il dilemma sui concerti: Måneskin a rischio?

In vista dell’esibizione della band a Roma il prossimo 9 luglio il dibattitto si concentra sull’opportunità di reintrodurre le mascherine ai grandi eventi

Covid, il boom contagi e il dilemma sui concerti: Måneskin a rischio?

La nuova ondata di contagi da Covid, complice la variante Omicron 5, è sotto gli occhi di tutti. I numeri sono cresciuti nelle ultime settimane, attestandosi oltre i 100mila contagi giornalieri di media e con un tasso di positività intorno al 28,3%. Da qui l’allarme per le manifestazioni estive che prevedono assembramenti e per le quali non è più in vigore l’obbligo di indossare la mascherina.

In particolare c’è chi chiede di intervenire in vista del concerto a Roma dei Måneskin, al Circo Massimo il prossimo 9 luglio, per il quale si attendono 70mila spettatori, tutti senza protezioni dunque potenzialmente a rischio di trasmettere il virus o di essere infettati da asintomatici.

 

Il dibattito sui concerti, Rezza: “Occorre buon senso”

A intervenire sul tema è stato il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Gianni Rezza: “Ci vogliono delle regole di buon senso. Credo che si possa, quando ci sono delle aggregazioni, usare la mascherina, raccomandarne l'uso. Non stiamo parlando di obbligo, ma di buon senso e di raccomandazioni. Soprattutto in occasione di grandi aggregazioni, è bene avere dei comportamenti che siano ispirati alla massima prudenza", ha detto.

"Quello che possiamo fare è affrontare in maniera razionale il problema. Cominciando con lo sfatare certi miti, per esempio che il Covid è una malattia respiratoria e non si diffonde in estate: abbiamo visto che se arriva una variante nuova questo non è proprio vero. L'altro è che all'aperto il virus non si trasmette", ha aggiunto Rezza, spiegando: "Se sto vicino a una persona, bisbiglio al suo orecchio, starnutisco o tossisco o canto insieme a lei, è logico che se sto a distanza molto ravvicinata posso trasmettere infezioni". Poi ha concluso: “Se arrivano 100 mila persone e stanno tutte appiccicate una all'altra e nessuno usa la mascherina, certamente possono amplificare il rischio di trasmissione".

 

Pro e contro alle mascherine ai concerti

A pensare che sia giusto imporre l’obbligo di mascherine ai grandi eventi è, tra gli altri, l’epidemiologo Massimo Ciccozzi, dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, secondo cui se non è possibile posticipare i concerti, almeno andrebbero previste regole più stringenti: “La mascherina ci ha salvato sempre dal contagio e che continuerà a salvarci. L’obbligo di mascherine andrebbe imposto, “non consigliato”, anche in occasioni più piccole che comportano comunque assembramenti.

Secondo l’epidemiologa Stefania Salmaso, direttore reparto Malattie Infettive dell’Iss, non andrebbero considerati solo le esibizioni live: “I concerti sono un momento in cui le persone si contagiano, è anche vero che le persone si infettano ovunque senza che ce ne preoccupiamo. Sappiamo che il Covid è ovunque, soprattutto nei posti turistici. Il rischio zero non esiste. Per la maggior parte dei contagi non abbiamo nemmeno informazioni su dove siano avvenuti”. Per Salmaso si potrebbe ad esempio “raccomandare dopo un concerto un periodo di autosorveglianza, per evitare di contagiare le persone più fragili”.

"I concerti sono un momento di socializzazione e cultura. Sono anche consapevole di quanto i giovani abbiano sofferto in questi anni a causa delle restrizioni per il Covid. Tuttavia, con l'aumento dei contagi che si registra, credo sia importante rivolgere ai ragazzi una raccomandazione: al concerto indossate la mascherina", ha concordato Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei medici (Omceo) di Roma, in vista del concerto di sabato prossimo dei Maneskin a Roma. Magi, però, non sarebbe dell’idea di reintrodurre restrizioni perché – come spiegato a Skytg24 - "abbiamo bisogno di un momento di libertà". Quindi sì ai concerti, ma "con le mascherine Ffp2 per proteggere loro stessi ma anche chi li aspetta a casa, genitori e nonni, che invece possono essere più fragili e andare incontro a problemi importanti in caso di infezione".

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