Elezioni politiche 2022

Berlusconi si candida, Di Battista no, Calenda-Renzi è terzo polo

Nello scacchiere politico le pedine cominciano a posizionarsi, mentre è del tutto assente il dibattito sui contenuti, a partire da sanità, economia e guerra

Berlusconi si candida, Di Battista no, Calenda-Renzi è terzo polo

Deposito dei contrassegni dal 12 al 14 agosto e presentazione liste e candidature il 21-22 agosto, manca ormai pochissimo all’inizio ufficiale della campagna elettorale e i partiti in fibrillazione lavorano a programmi e alleanze, specialmente al centro e a sinistra. E chissà chi per prima tra le forze politiche, accoglierà l’invito partito da questa testata da Tiziana Carrabs, e raccolto da Giovanni Savignano di trattare in campagna elettorale il tema della sanità, che non ha schieramenti politici ma riguarda tutti. E dopo aver intervistato sulla questione, il professor Walter Ricciardi, consigliere del ministro Roberto Speranza, oggi proponiamo l’intervista alla senatrice di Italia Viva, Annamaria Parente, che ha guidato negli ultimi due anni la Commissione Sanità di Palazzo Madama e che ci dice: “Il programma elettorale delle varie forze politiche dovrà confrontarsi su questi temi se davvero la politica ha a cuore il bene dei cittadini e di chi, quotidianamente, si prende cura della nostra salute”. 

 

E sulla questione sanità ci hanno seguito anche Domani, con un articolo in prima pagina, e il Corriere della Sera che ha ospitato un intervento di Gianfelice Rocca, imprenditore alla cui famiglia fa capo il gruppo internazionale Techint e il polo milanese della medicina privata Humanitas. Rocca ritiene come noi che di sanità si debba parlare in campagna elettorale, e punta ovviamente sulla collaborazione pubblico-privato.

 

Intanto nello scacchiere politico italiano vanno posizionandosi importanti pedine, come la candidatura per il Senato di Berlusconi e la formazione del famoso terzo polo con Renzi-Calenda molto vicini alla stipula di un accordo definitivo, dopo l'uscita di Azione dall'asse di centrosinistra messo a punto da Letta. E dulcis in fundo il no di Alessandro Di Battista che sembra più un atto di ripicca verso chi non lo vorrebbe nel Movimento cinque stelle, come Grillo e Fico.

 

Berlusconi si candida al Senato

"Penso che mi candiderò al Senato, così faremo tutti contenti, dopo aver ricevuto pressioni da tanti, anche fuori da Forza Italia". Così il Presidente di FI, Silvio Berlusconi, a "Radio Anch'io" su Rai Radio 1, ha annunciato la sua candidatura alle elezioni politiche 2022 del 25 settembre.

"Non mi interessa la lotta sulla leadership, i nomi imi appassionano poco. Mi interessano di più le cose da fare, la battaglia contro l'oppressione fiscale, contro l'oppressione giudiziaria". Ha aggiunto Berlusconi.

 

Renzi-Calenda e il terzo polo

Un incontro con Matteo Renzi "non è fissato, ci siamo visti i scorsi giorni, ora stanno andando avanti gli staff a lavorare ma ci sentiamo. Sulle questioni di fondo però l'accordo è raggiunto e ora si discute su altre cose rilevanti". A dirlo il leader di Azione Carlo Calenda a Omnibus su La7. 

"Il sondaggio che darebbe Iv-Azione al 4% "non mi preoccupa. Il 4% ce lo dà il sondaggista del Pd e Più Europa... l'ho visto in azione alle amministrative... In questo momento i sondaggisti seri non stanno rilevando perchè la gente è al mare". Ha aggiunto Calenda su La7 contestando alcune rilevazioni demoscopiche di ieri sottolineando anche che "altri ci danno al 6%, al 15%, al 75%... Poi arriverà il 25 settembre e se gli italiani voteranno, voteranno. Sennò è un'altra storia".

 

Alessandro Di Battista dice no

Alessandro Di Battista in un video sui social ha spiegato il suo no alla candidatura alle prossime elezioni politiche con il M5s: "Non ritengo ci siano le condizioni per una mia candidatura alle prossime elezioni politiche". Spiega di aver avuto contatti con Giuseppe Conte e "anche parlando con lui", e di aver "compreso che ci sono tante componenti dell'attuale M5s che non mi vogliono, da Grillo passando per Fico". E riferendosi ad alcune interviste Di Battista ha chiosato: "Le più gentili erano 'se torna si deve allineare' e le meno erano 'non abbiamo bisogno di lui perché è un distruttore tipo Attila", "quando forse i disboscatori di consensi sono stati altri". E su Conte dice: "E' stato molto sincero", "è un galantuomo".

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