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A Milano

Torna Amart, la mostra dell’antiquariato che piace ai giovani

Nella capitale del design accolti i capolavori provenienti da 67 gallerie di tutta Italia, nell’edizione 2022 dal 19 ottobre al Museo della Permanente

Torna Amart, la mostra dell’antiquariato che piace ai giovani

Come si spiega una mostra di antiquariato nella Milano città del design, la città italiana moderna per eccellenza, che rigenera se stessa in continuazione ed è sempre proiettata verso nuove sfide, orizzonti, skyline? Il fatto che AMART, l’unica mostra dedicata all’antiquariato nella Milano capitale del design, organizzata dall’Associazione Antiquari Milanesi in collaborazione con Promo.Ter Unione, sia già arrivata con molto successo alla quarta edizione, è frutto della grande cultura collezionistica del capoluogo lombardo.

 

Fu merito di Domenico Piva, antiquario che nel 2018 era presidente dell’Associazione, riuscire a immaginare una mostra dell’antiquariato pensata per un pubblico più giovane e internazionale, in dialogo con la nuova metropoli europea. Piva, che ben conosceva il genius loci della città, sapeva perfettamente che a Milano antiquariato e modernità, ossia la tradizione artistica, la cultura del saper fare, la visione della modernità degli architetti del dopoguerra e la cultura industriale, dopo essersi scambiati conoscenze lungo tutto il Novecento, avrebbero continuato questo dialogo. Questa stessa convinzione guida anche il nuovo comitato direttivo dell’associazione antiquari milanesi ora al lavoro nell’organizzare la nuova edizione di AMART, che si terrà dal 19 al 23 ottobre presso il Museo della Permanente, gioiello neoclassico nel cuore di Milano, dove saranno accolte 67 gallerie provenienti da tutta Italia, selezionate per l’elevata proposta che comprende dipinti, disegni, sculture, mobili, preziosi, argenti, tappeti e molto altro.

 

Nella introduzione al loro Dizionario di Antiquariato, Luigi Grassi, Mario Pepe e Giancarlo Sestieri spiegano che “la costante “Arte-Antiquariato” rappresenta il motivo qualificante e nel contempo è indicativa del vastissimo contenuto che esso abbraccia e comprende; ciò nel contesto di una fitta rete di rispondenze e di significati assunti nel corso della storia da innumerevoli voci ed espressioni di origine artigianale, artistica, o più generalmente fabbrile, pragmatica (…) Il binomio Arte-Antiquariato viene qui inteso come significato del percorso che il manufatto ‘artistico’ - o più in generale ‘culturale’ - compie fino al momento, simultaneo o successivo, in cui esso viene rivestito di una serie di valori e d’interessi che ne specificano la finalità e la natura formale, semantica, estetica e storica sul piano filologico-critico ed economico. Tali peculiarità sono quelle della situazione storica in cui l’oggetto (espressione della cultura e del gusto nel campo dell’arte) viene ad inserirsi nel dinamico processo dell’Antiquariato; inteso non solo come mercato di compravendita, ma anche - e piuttosto - come promotore del collezionismo, all’origine della continua formazione di raccolte private, e spesso dei maggiori e minori musei”.

 

“Torniamo all'antico e sarà un progresso”, la celebre frase di Giuseppe Verdi, è il motto che anima la quarta edizione di AMART. La mostra si riallaccia infatti alla grande tradizione dell’antiquariato e del collezionismo milanese ma guarda anche al contemporaneo, in particolare all’architettura e al design come fonte di ispirazione e destinatari della propria proposta artistica.

 

L’edizione 2022 di AMART vedrà un allestimento dell’architetto e museografo Michele Piva, già attivo al Museo Diocesano di Milano e all’Ala Ponzone di Cremona. Clara Bona, affiancata dall’architetto Laura Ragazzola, sarà presidente della giuria del premio che sarà assegnato allo stand con il migliore allestimento.

 

Tra le novità messe in campo anche il rafforzamento della commissione di controllo con la presenza di storici e restauratori accreditati a livello nazionale che vaglieranno tutti gli oggetti proposti in vendita dalle gallerie, una sicurezza in più per il collezionista in aggiunta all’expertise del singolo antiquario.

 

I partner istituzionali della mostra sono il Fondo Ambiente Italiano - FAI, Museo Poldi Pezzoli e Museo Bagatti Valsecchi. Quest’ultima, la casa museo milanese situata nel cuore del quadrilatero della moda, è protagonista dell’iniziativa “Stacca un cerotto” (dove il cerotto è la carta giapponese usata durante le operazioni di restauro per evitare perdite della superficie pittorica del dipinto). Una delle opere conservate nel museo, il significativo polittico di Giovanni Pietro Brentani, Madonna con il Bambino tra i santi Bernardino, Pietro Martire, Pietro Apostolo, Giovanni Battista, della seconda metà del XV secolo, che necessita di un accurato restauro, sarà destinatario di una donazione da parte degli espositori di AMART cui si aggiungerà quella del gruppo giovani dell’associazione attraverso un crowdfunding su GoFundMe.

 

Un’altra casa museo è il Museo Poldi Pezzoli, tra i più famosi e raffinati esempi di collezionismo del XIX secolo. Dal palazzo delle meraviglie di via Manzoni arriveranno alla Permanente straordinarie opere islamiche di metallo del XVI secolo delle quali AMART ha scelto si sostenere il restauro in occasione dei 200 anni della nascita del fondatore Gian Giacomo Poldi Pezzoli.

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