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Eccellenze d’Italia

Premio Nazionale del Paesaggio 2023, iscrizioni fino al 15 dicembre

Ecco come partecipare alla selezione del prestigioso premio italiano ed europeo, una competizione fra 39 paesi dove l’Italia ha un potenziale da esprimere

Premio Nazionale del Paesaggio 2023, iscrizioni fino al 15 dicembre

“Hanno realizzato un nuovo parco nella tua città? Hai trascorso le vacanze in una riserva naturale che non conoscevi? Hai visitato un giardino storico restaurato o percorso una nuova pista ciclabile? Sei a conoscenza di iniziative culturali o progetti per la valorizzazione dei piccoli centri storici e del paesaggio rurale? Hai visto una zona portuale o industriale recuperata con attrezzature per il tempo libero e nuovi spazi pubblici? Oppure ritieni semplicemente che un progetto di architettura contemporanea abbia reso più attraente la tua città? Comunicaci le informazioni che ritieni utili e il nostro staff individuerà il soggetto promotore: verrà invitato a partecipare alla procedura di selezione per la candidatura italiana al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa”. Con questo invito rivolto a tutti a segnalare sul sito web i progetti meritevoli, è on line il bando per il Premio Nazionale del Paesaggio 2023: c’è tempo fino al 15 dicembre 2022 per candidarsi al prestigioso riconoscimento che viene assegnato a enti, istituzioni e comunità locali che si segnalino per buone pratiche esemplari per la qualità del paesaggio e della vita dei cittadini, capaci di testimoniare la potenzialità del patrimonio culturale italiano attraverso la creazione di economie sostenibili e la divulgazione di valori etici e culturali.

 

Possono presentare proposte di candidatura le amministrazioni pubbliche locali (Regioni, Comuni e altri soggetti pubblici anche in forma aggregata) e soggetti del terzo settore, singolarmente o in partenariato tra loro. Il progetto vincitore del Premio Nazionale rappresenterà la candidatura italiana al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa 2023, il premio europeo che si celebra ogni due anni dal 2008, nato a seguito della sottoscrizione, vent’anni fa, della Convenzione Europea del Paesaggio da parte di 39 stati membri, tra cui l’Italia.

Il concorso italiano è gestito dalla Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Ministero dei Beni Culturali, in capo all’Arch. Federica Galloni, che in occasione della passata edizione ha spiegato: “Il Premio del Paesaggio ha l’obiettivo di intercettare sul territorio nazionale ed europeo quelle progettualità che valorizzano e promuovono le risorse culturali e paesaggistiche, che riqualificano luoghi e mitigano rischi ambientali, che creano opportunità per il miglioramento sociale ed economico, anche attraverso l’incubazione di imprese culturali, creative e innovative di comunità. In questo contesto assume un particolare rilievo la pianificazione paesaggistica (…) La co-pianificazione del paesaggio tra Stato e Regioni, per la sua intrinseca capacità di offrire l’opportunità di individuare obiettivi, indirizzi e norme d’uso atti ad orientare il giudizio di compatibilità sugli interventi da farsi, può e deve diventare occasione per potenziare e garantire territori qualificati, in termini di vivibilità e sostenibilità”.

 

L’iniziativa europea, nata con lo scopo di favorire scambi reciproci di esperienze e buone pratiche tra diversi territori, nazionali ed europei, ha trovato in Italia terreno fertile al punto che nell’ultima edizione, nonostante la pandemia, le iscrizioni sono state 141, delle quali 96 si sono trasformate in candidature effettive, con la partecipazione di territori da 18 regioni diverse (solo due regioni italiane non sono state rappresentate da un progetto). Significativa anche l’eterogeneità dei partecipanti: enti locali, istituzioni pubbliche, comunità montane, consorzi, università, pro loco, e partenariati territoriali ai quali hanno partecipato numerose associazioni.

 

I criteri per l’assegnazione del premio

Una illustre Commissione di esperti e accademici sarà chiamata, anche in questa ottava edizione, a valutare i progetti candidati sulla base di criteri quali lo sviluppo sostenibile, l’esemplarità, la partecipazione pubblica e la sensibilizzazione della cittadinanza. Tra gli obiettivi specifici vi sono anche la riqualificazione e valorizzazione di beni archeologici, architettonici e storico-artistici, materiali e immateriali; la riqualificazione e valorizzazione dei paesaggi rurali tradizionali; la riqualificazione di aree degradate e abbandonate; il contrasto al rischio sismico o idrogeologico; la sostenibilità ambientale intesa come riduzione dei fattori di inquinamento, l’impiego di tecnologie ecosostenibili; usi del suolo sostenibili; l’integrazione culturale tra vecchi e nuovi residenti dei luoghi, anche provenienti da altri Paesi; l’attuazione di forme di turismo sostenibile e l’attenzione verso i temi dell’accessibilità e dell’inclusione.

 

Il premio italiano verrà conferito il 14 marzo 2023 in occasione della celebrazione della Giornata Nazionale del Paesaggio, istituita dal Ministro Franceschini nel 2016 per “promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme e sensibilizzare i cittadini sui temi ad essa legati, attraverso specifiche attività da compiersi sull’intero territorio nazionale mediante il concorso e la collaborazione delle Amministrazioni e delle Istituzioni, pubbliche e private”.

 

Una eccellenza italiana

L’Italia è un paese leader nella progettualità per la tutela dei beni culturali e del paesaggio, infatti tutti i progetti candidati dall’Italia al premio europeo nel corso delle passate edizioni sono stati oggetto di riconoscimenti e menzioni speciali. L’Italia ha vinto per ben due volte il premio europeo: nella scorsa edizione 2020-2021 il progetto della Fondazione Misericordia Maggiore di Bergamo “La biodiversità dentro la città: la Val d’Astino di Bergamo”, premiato a livello nazionale e selezionato a rappresentare in Europa la candidatura italiana, è stato proclamato vincitore a novembre 2021 della VII edizione del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa. Dieci anni prima, in occasione dell’edizione 2010-2011, il prestigioso riconoscimento europeo era stato assegnato al progetto sardo “Carbonia Landscape Machine”, del Comune di Carbonia, la cittadina della Sardegna meridionale famosa per l’architettura razionalista e per il paesaggio minerario, che ha risposto alla crisi economica e sociale seguita all’abbandono delle miniere con un progetto definito in Europa “esperienza esemplare, che mira a riqualificare in una prospettiva di sviluppo sostenibile il paesaggio moderno, urbano e minerario del XX secolo, dimostrando che lo sviluppo sostenibile del territorio può essere raggiunto attraverso la partecipazione pubblica a tutti i livelli e la sensibilizzazione delle comunità”.

 

Nel 2018-2019 il premio italiano è andato al progetto emiliano “Tra terra e acqua, “un altro modo di possedere”. Agricoltura, impresa sociale, paesaggio e sostenibilità per uno spazio identitario in continuo divenire: l’esperienza del Consorzio degli Uomini di Massenziatica”. Il premio italiano nel 2016-2017 è andato al progetto siciliano “Agri Gentium. Landscape Generation”; nel 2014-2015 è andato al progetto pugliese “Parco Agricolo dei Paduli”, nel 2012-2013 già alla Sicilia, con “La rinascita dell’Alto Belice Corleonese dal recupero delle terre confiscate alla mafia”, e il primo in assoluto nel 2008-2009 alla Toscana con “Il Sistema dei Parchi della Val di Cornia”. Tutti i progetti presentati sono consultabili sul sito web del MiC alla pagina dedicata al Premio Nazionale del Paesaggio. Non resta che guardasi intorno e segnalare al Ministero della Cultura le opere più meritevoli, dove la tutela del paesaggio è vettore di sviluppo culturale, economico, sociale.

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