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Un tribunale speciale europeo per i crimini in Ucraina: cos’è

Ad annunciare la volontà di istituire un organismo comunitario è stata la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. 100mila vittime di Kiev

Un tribunale speciale europeo per i crimini in Ucraina: cos’è

"La Russia deve pagare per i suoi orribili crimini. Lavoreremo con la Corte penale internazionale e aiuteremo a istituire un tribunale specializzato per processare i crimini della Russia. Con i nostri partner, faremo in modo che la Russia paghi per la devastazione che ha causato, con i fondi congelati degli oligarchi e i beni della sua banca centrale".

Sono parole dure e nello stesso tempo molto chiare quelle pronunciate dalla presidente della Commissione europea, che ribadisce così non solo l’appoggio di Bruxelles a Kiev, ma un’azione penale che potrebbe arrivare in un futuro non così lontano.

 

Un tribunale speciale sui crimini in Ucraina

Per Ursula von der Leyen "L'invasione russa dell'Ucraina ha portato morte, devastazione e indicibili sofferenze. Ricordiamo tutti gli orrori di Bucha. Si stima che finora siano stati uccisi più di 20 mila civili e 100 mila militari ucraini”.

Da qui l’esigenza, secondo la presidente della Commissione Ue, si disporre di un organismo che si occupi di quanto accaduto in Ucraina da febbraio scorso: “In primo luogo, la Russia deve pagare per i suoi orribili crimini, incluso il suo crimine di aggressione contro uno Stato sovrano. Per questo, pur continuando a sostenere il Tribunale penale internazionale, proponiamo di istituire un tribunale speciale, sostenuto dalle Nazioni unite, per indagare e perseguire il crimine di aggressione della Russia".

L’annuncio di von del Leyen è arrivato tramite un video messaggio postato sui social.

 

Oltre le sanzioni europee

La presidente della Commissione europea ha ricordato anche le azioni intraprese finora a livello comunitario nei confronti di Mosca: "Abbiamo i mezzi per fare pagare alla Russia. Abbiamo bloccato 300 miliardi di euro di riserve della banca centrale russa e abbiamo congelato 19 miliardi di euro di denaro degli oligarchi russi. A breve termine, potremmo creare, con i nostri partner, una struttura per gestire questi fondi e investirli. Utilizzeremmo quindi i proventi per l'Ucraina", ha spiegato ancora von der Leyen, che guarda al futuro.

"Una volta revocate le sanzioni – ha aggiunto - questi fondi dovranno essere utilizzati in modo che la Russia risarcisca integralmente i danni causati all'Ucraina. Lavoreremo su un accordo internazionale con i nostri partner per renderlo possibile. E insieme, possiamo trovare modi legali per arrivarci. Gli orribili crimini della Russia non rimarranno impuniti", ha concluso.

Per rendere possibile l’istituzione di un tribunale europeo ad hoc, nelle prossime ore l'esecutivo europeo invierà ai Paesi membri una proposta specifica, in modo che una Corte si occupi di accertare ed eventualmente punire possibili azioni compiute dalle forze russe in violazione dei codici internazionali.

 

La guerra e le vittime

Intanto è “guerra” anche di numeri tra Mosca e Kiev. Secondo il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, la Russia perderà quest'anno 100mila soldati e "Dio solo sa quanti mercenari". Ma le forze russe non arretrano e anzi cercano di avanzare nel Donbass, a est del Paese, tentando di spostarsi nel sud, come riferito ancora dal leader ucraino.

"Ma noi manteniamo le difese e, cosa più importante, non lasciamo che il nemico realizzi le sue intenzioni - ha proseguito Zelensky - Hanno detto che avrebbero catturato il Donetsk: in primavera, estate, autunno. L'inverno sta iniziando... ogni giorno perdono centinaia di soldati mobilitati e di mercenari".

Da Bruxelles, però, arrivano anche altri numeri, che per paradosso coincidono, ma si riferiscono alle perdite di Kiev. Sono "oltre 100.000”, infatti, i militari ucraini uccisi dall'inizio dell'operazione russa in Ucraina, il 24 febbraio. Ad affermarlo è stata ancora la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un video postato sul suo account Twitter. La numero uno della Commissione ha anche aggiunto che i civili uccisi sono 20.000.

Il ruolo degli Usa

Dopo il voto di MidTerm la posizione degli Usa non sembra cambiata nei confronti dell’Ucraina, a cui si conferma l’appoggio, pur con qualche “rifiuto”. Il Pentagono sta discutendo con l'Ucraina "un'ampia varietà di capacità e supporto", compresi i sistemi di difesa aerea Patriot, ma non intende fornirli "in questo momento", come dichiarato dal segretario stampa del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, Pat Ryder, come citato dalla CNN.

Nel frattempo, l'amministrazione statunitense sta discutendo se dichiarare la società militare privata Wagner, controllata dall'alleato di Vladimir Putin Yevgeny Prigozhin, come organizzazione terroristica straniera. Secondo quanto riferito da Bloomberg, che ha citato due fonti informate sull’argomento, questa scelta permetterebbe agli Stati Uniti di avviare procedimenti penali contro il gruppo e i suoi membri, nonché di sequestrare i suoi beni in tutto il mondo. Mancherebbe, però, una decisione finale attesa nelle prossime settimane.

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