La premiazione

Cannes 2023, Palma d’oro al film francese “Anatomia di una caduta”

La 76esima edizione premia la registra Justine Triet che dal palco ha criticato il governo francese per la sua riforma delle pensioni. Ecco tutti i premi

Cannes 2023, Palma d’oro al film francese “Anatomia di una caduta”

Cala il sipario sulla 76 edizione del Festival di Cannes, con un discreto successo per i film italiani: Rapito di Marco Bellocchio, Il sol dell'avvenire di Nanni Moretti e La Chimera di Alice Rohrwacher che hanno ricevuto ottimi riscontri di pubblico in una competizione ad altissimo livello con maestri come Wim Wenders, Ken Loach, Aki Kaurismaki, Kore-eda Hirokazu

La giuria composta da Julia Ducournau, Paul Dano, Atiq Rahimi, Maryam Touzani, Denis Menochet, Rungano Nyoni e Damian Szifron presieduta dallo svedese Ruben Ostlund si è presentata sul red carpet tutta in nero, tranne l'attrice premio Oscar Brie Larson. Mentre alla serata condotta da Chiara Mastroianni hanno partecipano tra gli altri Jane Fonda , Roger Corman e Quentin Tarantino per il Grand Prix.

Ma arriviamo ai premi assegnati.

 

Festival di Cannes 2023, i premi

La Palma d'oro della 76 edizione del Festival di Cannes va al film francese Anatomie d'une chute di Justine Triet, un thriller psicologico che scava nei segreti di una famiglia formata dalla scrittrice tedesca Sandra, il marito Samuel insegnante che ha perso smalto e fiducia in sé da quando il figlio Daniel ha perso la vista per un incidente di cui l'uomo si sente responsabile.

 

Il Premio della Giuria va a 'Kuolleet Lehdet' ('Fallen Leaves') di Aki Kaurismaki.  

 

La miglior sceneggiatura va al film giapponese 'Monster' del regista giapponese Kore-eda Hirokazu (già Palma d'oro per Shoplifters - Un affare di famiglia nel 2018) ed è un racconto dalle molte facce. Il film ha vinto anche la Palm queer.


La miglior attrice è Merve Dizdar per 'Kuru Otlar Ustune' ('Dried Herbs') del regista turco Nuri Bilge Ceylan. 

 

Il Premio per la migliore interpretazione maschile al 76esimo festival del Cinema di Cannes è andato a Koji Yakusho per il film "Perfect days" di Wim Wenders.

 

Il premio per la migliore regia del festival di Cannes va al vietnamita naturalizzato francese Tran Anh Hu'ng per 'La passion de Dodin Bouffant' ('The Pot-au-feu').  

 

Il Grand Prix Speciale della Giuria della 76ma edizione del Festival di Cannes va a 'The Zone of Interest' dell'inglese Jonathan Glazer, tratto dal romanzo omonimo di Martin Amis, grande scrittore britannico morto proprio durante il Festival.

 

Palma d'oro “Anatomia di una caduta”, le critiche di Justine Triet

Justine Triet è diventata oggi la terza donna a vincere la Palma d'Oro a Cannes per “Anatomia di una caduta” e dal celebre palco seppur molto emozionata si è lanciata in un'aspra critica verso il governo francese per la sua riforma delle pensioni. "Stasera mi date la parola e non posso accontentarmi di esprimere la mia felicità per il premio", ha detto la regista francese, ricordando che quest'anno nel suo Paese c'è stata "una protesta storica, estremamente potente e unanime contro la riforma delle pensioni, una protesta che è stata scioccamente negata e repressa".   

 

"E questo percorso di dominio del potere sta diventando sempre più palese" e sta esplodendo in tutti i settori,  si può vedere "in tutti gli ambiti della società e il cinema non vi sfugge". "La mercificazione della cultura, che il governo neoliberale sta difendendo, sta facendo saltare l'eccezione culturale francese, ovvero le misure che proteggono e incoraggiano l'arte francese di fronte alla globalizzazione - ha detto - quella stessa eccezione culturale senza la quale non sarei qui davanti a voi oggi", ha aggiunto la regista. Ha dedicato il premio ai giovani cineasti e a tutti coloro che non possono fare film ora. E che non hanno lo spazio "che io ho occupato 15 anni fa in un mondo che era meno ostile e che ci permetteva di pensare che era possibile sbagliare". 

 

Il ministro della Cultura Rima Abdul Malak si è detta "allibita" dal discorso "ingiusto" dell'attrice francese Justine Triet, dopo aver vinto la Palma d'Oro al Festival di Cannes. "Felice di vedere la Palma d'Oro assegnata a Justine Triet, la decima per la Francia! Ma sbalordita dal suo discorso ingiusto. Questo film non avrebbe mai visto la luce se non fosse stato per il nostro modello francese di finanziamento del cinema, che permette una diversità unica al mondo. Non dimentichiamolo", ha scritto su Twitter.

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