Il decreto Lavoro diventa legge. Dopo il via libera del Senato della scorsa settimana, arriva l'ok dopo la fiducia, anche dall'Aula di Montecitorio con 154 voti a favore, 82 contrari e 13 astenuti. Tra le novità più importanti introdotte dal provvedimento la riforma del reddito di cittadinanza, il taglio del cuneo fiscale a partire da luglio e nuove regole per i contratti a termine. Via libera anche all’aumento del tetto di esenzione e a maggiori risorse per i fringe benefits. Prorogato anche lo dello smart working.
Taglio del cuneo fiscale
In base a quanto previsto dal decreto Lavoro, a partire dal 1° luglio ci saranno buste paga più consistenti per i lavoratori dipendenti pubblici e privati grazie all’ulteriore taglio del cuneo fiscale, rispetto alla Legge di Bilancio, sotto forma di esonero contributivo:
dal 3% al 7% per i redditi annui fino a 25mila euro,
dal 2% al 6% per i redditi fino a 35mila euro.
La riduzione sarà in vigore solo fino al 31 dicembre 2023 ma l’impegno del governo è trovare le risorse per rendere il taglio strutturale o quantomeno disporne una proroga.
Arriva l’assegno di inclusione
A partire dal 1° gennaio 2024 entra in vigore la riforma del reddito di cittadinanza con la cancellazione del sussidio in favore dell'Assegno di inclusione per le famiglie con almeno un disabile, o un minore, o un over 60.
Tra le novità introdotte durante l'esame parlamentare c’è l'estensione dell'assegno alle persone in cura presso i servizi socio-sanitari.
Rispetto alla formulazione originaria del decreto, sono cambiate le regole per le offerte di lavoro "congrue": i beneficiari dell'assegno di inclusione con figli under 14 saranno tenuti ad accettare un'offerta a tempo indeterminato solo se entro gli 80 km oppure raggiungibile in due ore con i mezzi di trasporto pubblico. Nel caso di offerta a tempo determinato, compreso il lavoro somministrato, devono essere presenti entrambi i requisiti.
Contratti a termine
Le causali per proroghe e rinnovi dei contratti a termine fino a 12 mesi saranno abolite, mentre per quelli superiori ad un anno ci saranno nuove casuali dotate di una maggiore flessibilità rispetto a quelle imposte dal Decreto Dignità, e sono: esigenze specifiche previste dai contratti collettivi nazionali; particolari esigenze di ordine tecnico, produttivo e organizzativo non previste dai contratti nazionali e
Fringe benefit
Aumentata la soglia esentasse per i "compensi in natura" concessi dal datore di lavoro, come buoni pasto e bonus bollette, dagli attuali 258 euro a 3mila euro, ma solo per i dipendenti con figli a carico. I fringe benefit saranno esentati oltre che dalle tasse anche dagli oneri contributivi.
Smart working
Confermata la proroga dello smart working nel privato fino al 31 dicembre per i lavoratori fragili e i genitori con figli under 14, mentre nella P.A fino al 30 settembre solo per i lavoratori fragili.
Libretto di famiglia e bonus turismo
Tra le altre misure contenute nel decreto Lavoro c'è il bonus per i lavoratori del turismo pari al 15% delle retribuzioni lorde per il lavoro notturno e straordinario e la possibilità di acquistare dal tabaccaio il "libretto famiglia", per pagare prestazioni di lavoro occasionale come lavori domestici, baby sitter o ripetizioni.
Previste anche misure per le donne vittime di violenza che potranno costituire un nucleo familiare indipendente da quello del marito anche ai fini Isee per l'accesso all'assegno di inclusione e potranno avvalersi di percorsi di inclusione personalizzati.