497° giorno di conflitto

Attacco a Zaporizhzhia, accuse e folli provocazioni tra Mosca e Kiev

Sale la tensione per un possibile attacco alla centrale nucleare. Capelli rasati, botte e dita rotte: umiliata così una giornalista russa in Cecenia

Attacco a Zaporizhzhia, accuse e folli provocazioni tra Mosca e Kiev

La guerra in Ucraina giunge oggi al 497esimo giorno in un clima di forte tensione e di reciproche accuse tra Russia e Ucraina. E’ stata, infatti, una notte assai agitata quella appena trascorsa con l’incubo del rischio nucleare a fare da sfondo allo scambio di accuse tra Mosca e Kiev. Ad alzare ancora di più le tensioni le parole del ministro degli Esteri russo Lavrov con cui ha affermato che "non ci sono le basi" per prolungare l'accordo, in scadenza il 17 luglio, per l'esportazione del grano ucraino dai porti del Mar Nero.

 

L'attacco alla centrale di Zaporizhzhia

"Le forze armate ucraine cercheranno di attaccare la centrale nucleare di Zaporizhzhia nella notte del 5 luglio, sganciando su di essa munizioni con scorie radioattive rimosse il 3 luglio da un'altra centrale nucleare ucraina, quella meridionale". E’ il tenore del messaggio diffuso ieri da Renat Karchaa, consigliere del direttore generale della russa Rosenergoatom, citato dalla Tass. e al quale ha risposto a stretto giro Kiev denunciando la provocazione: “Mosca ha posizionato ordigni sul tetto del terzo e quarto reattore che non sarebbero destinati a danneggiarli, ma possono simulare un bombardamento da parte dell'Ucraina. 

"Oggi sono stati collocati oggetti estranei simili a ordigni esplosivi sul tetto esterno del terzo e quarto reattore della centrale di Zaporizhzhia. La loro detonazione non è destinata a danneggiarli, ma può creare l'immagine di un bombardamento da parte dell'Ucraina. Questo è ciò che i media e i canali telegram russi stanno diffondendo falsamente", si legge nel rapporto delle Forze armate di Kiev. L'esercito ucraino sostiene di non violare "il diritto umanitario internazionale" e che monitorerà la situazione, "pronti ad agire in qualsiasi circostanza".

 

Stessa versione anche dal presidente Zelensky che riferisce che secondo gli 007 ucraini "l'esercito russo ha posizionato oggetti simili a esplosivi sul tetto di diverse unità della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Forse per simulare un attacco sulla centrale”. “L’unico pericolo per per la centrale nucleare è la Russia, e nessun altro". Ha sottolineato Zelensky ricordando anche che non c'è stata una risposta tempestiva e su larga scala all'attacco terroristico contro la centrale idroelettrica di Kakhovka. E questo potrebbe ispirare il Cremlino a una nuova azione di questo tipo. "È responsabilità di tutti nel mondo fermarlo”, ha spiegato il presidente.

 

Del caso Zaporizhzhia Zelensky ne ha parlato anche con Macron in un colloquio. "Ho avvertito Emmanuel Macron che le truppe di occupazione stanno preparando pericolose provocazioni alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Abbiamo concordato di tenere la situazione sotto il massimo controllo insieme all'Aiea". Ha detto il leader ucraino.

 

Capelli rasati, botte e dita rotte: l'umiliazione inflitta alla giornalista russa

Intanto a scuotere il mondo ci ha pensato anche il vile attacco alla giornalista russa della Novaya Gazeta, Elena Milashina e all'avvocato Aleksandr Nemov, aggrediti ieri in Cecenia da un gruppo di uomini col volto coperto, appena arrivati a Grozny per assistere al verdetto della madre di due attivisti ceceni perseguitati dal regime di Ramzan Kadyrov. I due tornati a Mosca sono stati ricoverati in ospedale. Lo riferisce l'edizione europea della Novaya Gazeta pubblicando una foto della reporter, considerata l'erede di Anna Politkovskaya, in aereo con il direttore della Novaya e Premio Nobel Dmitri Muratov e il direttore della radio Eco di Mosca, Aleksei Venediktov.    

Milashina e Nemov sono stati brutalmente picchiati, in particolare la giornalista come forma di umiliazione sono stati rasati i capelli ed è stata cosparsa di antisettico verde ed ha riportato diverse dita rotte, svenendo più volte. 

 

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