Allarme stangata

Caro-scuola, il ritorno sui banchi è da capogiro: fino a 1200 euro

Allarme Assoutenti, stangata in arrivo per le famiglie italiane: il rientro in classe peserà in media tra l’8 e il 10% in più a studente rispetto al 2022

Caro-scuola, il ritorno sui banchi è da capogiro: fino a 1200 euro

L’allarme lanciato da Assoutenti è arrivato forte e chiaro: il ritorno in classe degli studenti sarà a caro prezzo per le famiglie italiane alle prese con un’altra stangata, oltre al caro-benzina e caro-spesa, quella legata all'acquisto di libri e materiale scolastico per i propri figli. 

Secondo le prime stime sul caro-scuola delineate dall’Associazione, il nuovo anno scolastico 2023/2024 costerà in media tra l'+8 e il +10% a studente - spiega Assoutenti -. I prodotti di cartoleria registrano un incremento medio del 9,2% su base annua. Prezzi che raggiungono livelli sempre più elevati se si scelgono prodotti delle marche dedicate ai più giovani o sponsorizzati dagli influencer del momento: una famiglia che deve acquistare da zero per il proprio figlio tutto il corredo si ritrova così a spendere circa 50 euro in più rispetto al 2022.

 

Il caro-libri

Per quanto riguarda invece la spesa per i libri di testo questa varia e sale in base dal grado di istruzione: in prima media ci vogliono circa 300 euro a studente mentre ne servono 600 euro per il liceo, compresi i dizionari, ma si può arrivare anche a 700 euro in alcune classi, un business che supera quota un miliardo di euro all'anno.

Sul fronte dei testi scolastici i rincari sono dell'ordine del +8/+10% rispetto allo scorso anno e la spesa media solo per i libri salirà in media di circa 45 euro a studente, con un aggravio totale di +95 euro.

 

Come risparmiare 

"Se si scelgono prodotti delle marche più costose e nuovi edizioni dei testi, tra corredo e libri, la spesa può facilmente superare i 1.200 euro a studente - spiega il presidente Furio Truzzi - Per evitare l'ennesima stangata in capo alle famiglie è necessario intervenire su più fronti: da un lato i genitori devono evitare i prodotti legati alle mode del momento e alle pubblicità martellanti dirette ai giovanissimi, che hanno prezzi sensibilmente più alti rispetto a quelli senza marca, dall'altro il Governo deve studiare, in collaborazione con Gdo, commercio al dettaglio e produttori, dei kit scuola da vendere negli esercizi commerciali con prodotti base a prezzi ribassati (diario, astuccio, zaino, quaderni), adottando al contempo misure sui listini dei libri di testo, che ingiustificatamente aumentano di anno in anno".

 

Denunciare lo sforamento del tetto di spesa

"E' inaccettabile poi che le scuole sforino puntualmente i tetti di spesa fissati dal ministero, e in tal senso invitiamo i genitori a denunciare quegli istituti che non rispettano i limiti massimi ministeriali. Le scuole stesse devono attivarsi per aiutare le famiglie a risparmiare" conclude Truzzi. 

 

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