I temi principali

Consiglio Ue a Granada: migranti, Ucraina e IA al centro del dibattito

I leader europei si sono riuniti per discutere di immigrazione, Balcani, crisi ucraina e intelligenza artificiale. Meloni, bilaterale con Zelensky e Sunak

Consiglio Ue a Granada: migranti, Ucraina e IA al centro del dibattito

A Granada, in Spagna, il vertice informale del Consiglio europeo, ha visto la partecipazione dei 27 capi di Stato e di governo dell’Unione europea, oltre che del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, invitato come ospite speciale. Il vertice è stato preceduto dalla riunione della Comunità politica europea (CPE), un forum di dialogo tra leader europei ed extra-europei, lanciato nel 2020 dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

I temi principali all’ordine del giorno del vertice sono stati l’immigrazione, l’allargamento dell’Unione europea, la crisi ucraina e l’intelligenza artificiale.

 

Immigrazione

Sul tema dell’immigrazione, i leader europei hanno espresso la necessità di rafforzare la cooperazione con i paesi di origine e di transito dei migranti, in particolare quelli del Nord Africa, per prevenire e contrastare i flussi irregolari verso l’Europa. A tal fine, hanno accolto con favore l’accordo raggiunto il giorno prima tra i ministri degli Interni dell’Unione europea sul nuovo patto sull’immigrazione e l’asilo, che prevede una maggiore solidarietà tra gli Stati membri, una gestione più efficace delle frontiere esterne e una maggiore cooperazione con i paesi terzi.

La premier italiana Giorgia Meloni ha portato al tavolo il risultato dell’incontro dei MED9, i nove paesi dell’Unione europea che si affacciano sul Mediterraneo, tenutosi a Malta il 29 settembre e durante il quale si espresso il pieno sostegno alla strategia italiana per rafforzare le partnership con i paesi africani, in particolare con la Tunisia, con cui l’Italia ha firmato un memorandum d’intesa per la gestione congiunta dei flussi migratori.

Meloni ha anche avuto un incontro bilaterale con il primo ministro britannico Rishi Sunak, con cui ha discusso della possibilità di intraprendere azioni operative sulle coste nordafricane per smantellare le reti dei trafficanti di esseri umani e distruggere le fabbriche dei barconi usati dai migranti per attraversare il Mediterraneo. L’incontro si è poi allargato ad altri quattro paesi: Francia, Germania, Spagna e Grecia. I sei leader hanno concordato di elaborare un piano d’azione concreto da presentare al prossimo Consiglio europeo di dicembre

 

Allargamento Ue ai Balcani occidentali

Un altro tema affrontato dai leader europei è stato quello dell’allargamento dell’Unione europea ai paesi dei Balcani occidentali: Albania, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia. Questi paesi sono considerati candidati o potenziali candidati all’adesione all’Unione europea e sono coinvolti in un processo di avvicinamento politico ed economico all’Europa.

I leader europei hanno ribadito il loro impegno a sostenere le riforme necessarie per l’integrazione dei Balcani occidentali nell’Unione europea e hanno invitato la Commissione europea a presentare una relazione sullo stato dei negoziati di adesione entro la fine dell’anno. Hanno anche sottolineato l’importanza di mantenere la stabilità e la sicurezza nella regione, soprattutto alla luce delle recenti tensioni tra Serbia e Kosovo

La premier Meloni ha espresso il suo apprezzamento per i progressi compiuti dai paesi dei Balcani occidentali nel rispettare i criteri di adesione all’Unione europea e ha sostenuto la necessità di accelerare il processo di allargamento, nel rispetto dei principi e dei valori europei. Ha anche ricordato il ruolo strategico dell’Italia come partner storico e principale investitore nei Balcani occidentali.

 

Crisi ucraina

Il vertice di Granada è stato anche l’occasione per discutere della crisi ucraina, che vede il paese alle prese con una guerra civile tra le forze governative e i separatisti filo-russi nel Donbass, una regione orientale dell’Ucraina, e con una minaccia di invasione da parte della Russia, che ha ammassato migliaia di soldati al confine.

I leader europei hanno espresso la loro solidarietà all’Ucraina e hanno ribadito il loro sostegno alla sua sovranità e integrità territoriale. Hanno anche condannato le azioni aggressive della Russia e hanno chiesto il pieno rispetto degli accordi di Minsk, firmati nel 2015 per porre fine al conflitto nel Donbass. Hanno inoltre confermato la loro disponibilità a fornire assistenza politica, economica e militare all’Ucraina, in particolare per affrontare le sfide energetiche e umanitarie. 

La premier Meloni ha avuto un cordiale incontro con il presidente ucraino Zelensky, a cui ha confermato il continuo e convinto sostegno a 360 gradi del governo italiano alle autorità ucraine per la difesa delle infrastrutture critiche e per le esigenze di Kiev in vista della stagione invernale. Ha anche assicurato che l’Ucraina sarà tra le principali priorità dell’Italia durante la sua presidenza del G7 nel 2023.

 

Intelligenza artificiale

Infine, i leader europei hanno discusso del ruolo dell’intelligenza artificiale (IA) nello sviluppo economico e sociale dell’Europa e delle sfide etiche, legali e di sicurezza che essa comporta.

I leader europei hanno convenuto sulla necessità di promuovere un approccio europeo all’IA, basato sui valori fondamentali dell’Unione europea, come il rispetto dei diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto. Hanno anche sottolineato l’importanza di investire nella ricerca e nell’innovazione nell’ambito dell’IA e di creare un mercato unico digitale che favorisca la competitività e la cooperazione tra gli Stati membri. 

La premier Meloni ha evidenziato il potenziale dell’IA per migliorare la qualità della vita dei cittadini e per affrontare le sfide globali, come il cambiamento climatico, la salute pubblica e la sicurezza. Ha anche sostenuto la necessità di garantire un equilibrio tra lo sviluppo tecnologico e la tutela dei diritti e delle libertà delle persone.

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