la sua visione strategica

Draghi: l’Europa deve difendere i suoi valori e la sua economia

L’ex presidente della Bce e del Consiglio italiano ha parlato con il Financial Times della situazione in Ucraina e delle sfide per la competitività europea.

Draghi: l’Europa deve difendere i suoi valori e la sua economia

L’ex presidente della Bce e del Consiglio italiano, Mario Draghi, in una conversazione con Martin Wolf del Financial Times, ha parlato della situazione in Ucraina e delle sfide per la competitività europea. In un intervento lucido e coraggioso, Draghi, ha mostrato la sua visione strategica per l’Europa. Ha messo in evidenza i problemi ma anche le opportunità che si presentano in questo momento storico. Ha invitato l’Europa a essere unita e solidale, sia con l’Ucraina che con se stessa. Ha dimostrato di essere un leader capace di guidare e ispirare l’Unione verso un futuro migliore.

Ecco i punti salienti del suo intervento.

 

La guerra in Ucraina e i valori europei

Mario Draghi ha espresso la sua ferma condanna dell’invasione russa dell’Ucraina, definendola una “guerra atroce” che minaccia i valori fondamentali su cui si fonda l’Unione europea: “pace, libertà, democrazia, sovranità nazionale”. Ha ricordato che la guerra è stata preceduta da una serie di arretramenti da parte della comunità internazionale, che ha tollerato o ignorato le violazioni della Russia in Ucraina, Siria, Crimea e Afghanistan. Ha sottolineato che l’Europa non deve mai scendere a compromessi sui suoi principi e che deve combattere per difenderli, anche con una politica estera e di difesa comune. Ha aggiunto che non ha dubbi sul successo finale dell’Ucraina, che ha dimostrato un grande coraggio e determinazione.

 

L’economia europea e il rischio di recessione

Draghi ha rassicurato sulla tenuta dell’economia europea, ammettendo che c’è un rischio di recessione ma non profondo né destabilizzante. Ha spiegato che il punto di partenza è molto alto, con la disoccupazione più bassa di sempre e un mercato del lavoro robusto. Ha attribuito lo shock inflazionistico al prezzo del gas, che è il risultato di una deliberata politica della Russia, e ha detto che l’inflazione sta scendendo. Ha previsto che i primi due trimestri del 2024 saranno decisivi per capire se ci sarà una recessione.

 

La competitività europea e le sfide per il futuro

L’ex presidente della Bce e del Consiglio italiano ha parlato anche delle esigenze e le priorità dell’Europa. In particolare del bisogno che ha di aumentare la sua competitività, soprattutto nel campo tecnologico, per affrontare le sfide globali e sostenere una società che invecchia. Ha detto che la produttività europea è inferiore a quella di Usa, Giappone, Cina e Sud Corea, e che si può migliorare solo con investimenti ad alto valore aggiunto e ad alto tasso di tecnologia. Ha indicato come priorità il capitale umano, le competenze, l’istruzione, la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale. Ha affrontato anche il tema dell’energia, sostenendo che l’Europa deve ridurre la sua dipendenza dalla Russia e puntare su fonti rinnovabili o alternative. Ha concluso che l’Europa ha bisogno di molta più integrazione per esprimere una visione politica unica e potente nel mondo di oggi.

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