Il report “8 marzo“

Violenza sulle donne: calano gli omicidi e crescono le denunce

Nel 2023, le donne uccise in Italia sono state 120, il 6% in meno rispetto al 2020. La maggior parte delle vittime è stata uccisa dal proprio partner o ex.

Violenza sulle donne: calano gli omicidi e crescono le denunce

Nel 2023, le donne uccise in Italia sono state 120, il 6% in meno rispetto al 2020. La maggior parte delle vittime è stata uccisa dal proprio partner o ex. Tuttavia, si registra anche una diminuzione degli omicidi in ambito familiare e affettivo, dove spicca il ruolo dei figli maschi come aggressori. Questi sono alcuni dei dati emersi dal report del Servizio Analisi Criminale della Polizia, pubblicato in occasione dell’8 marzo. Il documento evidenzia anche l’aumento delle violenze sessuali e delle denunce per violazione del codice rosso, segnali di una maggiore consapevolezza e reazione delle donne.

 

Il report "8 marzo" del Servizio Analisi Criminale

Il report “8 marzo. Giornata internazionale dei diritti della donna. Donne vittime di violenza” è stato realizzato dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, Ufficio a composizione interforze del Dipartimento della pubblica sicurezza, con la collaborazione della Lega Pallavolo Serie A Femminile, che ha arricchito il documento con le testimonianze di alcune atlete sul valore dello sport per la parità di genere. Il report analizza il fenomeno della violenza sulle donne nel quadriennio 2020/2023, con particolare attenzione al 2023, anno segnato dall post pandemia e dalle sue conseguenze sociali ed economiche.

 

Gli omicidi di donne in calo, ma ancora troppi

Nel 2023, le donne uccise in Italia sono state 120, il 6% in meno rispetto al 2020, quando erano state 128. Il 53% delle vittime, ovvero 64 donne, è stato ucciso dal proprio partner o ex, con una diminuzione del 9% rispetto al 2020. Il 47% delle vittime, invece, è stato ucciso da altre persone, con una diminuzione del 3% rispetto al 2020. Tra queste, il 25% è stato ucciso da un familiare, il 18% da un conoscente, il 3% da uno sconosciuto e l’1% da un cliente. Il 90% dei presunti autori degli omicidi è stato individuato dalle forze dell’ordine.

 

La violenza in ambito familiare e affettivo

Il report evidenzia anche una diminuzione degli omicidi di donne in ambito familiare e affettivo, che sono passati dal 78% del 2020 al 72% del 2023. In circa un quarto dei casi, le uccisioni di donne si sono verificate nel contesto del rapporto genitori/figli, con una prevalenza dei figli maschi come aggressori (89% degli episodi). Il report sottolinea che la violenza in ambito familiare e affettivo è spesso legata a situazioni di conflitto, gelosia, separazione, problemi economici, dipendenze, malattie mentali, che possono esplodere in modo improvviso o essere il frutto di una escalation.

 

L’aumento delle violenze sessuali e delle denunce

Nel quadriennio 2020/2023, si registra un trend di crescita delle violenze sessuali, che sono aumentate del 12% rispetto al 2020. Il report ipotizza che questo dato possa riflettere in parte un “affioramento di un sommerso”, cioè una maggiore sensibilità e denuncia delle donne verso questo tipo di reato. Infatti, si registra anche un aumento delle segnalazioni per violazione del codice rosso, il provvedimento che prevede misure urgenti di protezione per le vittime di violenza domestica e stalking. Nel 2023, le segnalazioni per violazione del codice rosso sono state 11.857, il 18% in più rispetto al 2020. Il report interpreta questo dato come un segnale positivo, che indica una maggiore propensione alla denuncia e una maggiore efficacia delle forze dell’ordine.

 

Lo sport come strumento di emancipazione

Il report si conclude con le testimonianze di alcune giocatrici della Lega Pallavolo Serie A Femminile, che raccontano come lo sport sia stato per loro un mezzo di emancipazione, di crescita personale e di valorizzazione delle proprie capacità. Lo sport, infatti, può essere un potente strumento per promuovere la parità di genere, contrastare gli stereotipi, favorire l’autostima, il rispetto e la solidarietà tra le donne. Il report auspica che queste testimonianze possano essere di ispirazione per altre donne e per la società tutta.

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