458esimo giorno di conflitto

La controffensiva ucraina e la pax russa senza Nato, Ue e Usa

“È ora di riprenderci ciò che è nostro” così le Forze armate ucraine si preparano alla battaglia. Cina e Mosca si dicono preoccupate dal coinvolgimento Nato

La controffensiva ucraina e la pax russa senza Nato, Ue e Usa

La guerra in Ucraina giunge oggi al suo 458esimo giorno in un clima di grande tensione per quello che sembra essere l’inizio della controffensiva ucraina e le posizioni di Mosca sulla pace: "Se Kiev vuole la pace deve rinunciare a Nato e Ue" ha chiosato il viceministro degli Esteri di Mosca e nel frattempo il presidente brasiliano Lula si è detto "Pronto a mediare con India e Cina". Ma anche un’altra importante notizia è arrivata in queste ore dall'intelligence militare di Kiev, quella secondo cui la Russia "sta preparando una provocazione su larga scala alla centrale nucleare di Zaporizhzhia con una simulazione di incidente".

 

La controffensiva ucraina e la pax russa

Mentre il comandante delle Forze armate ucraine, Valeriy Zaluzhny, in un  video pubblicato su Telegram lascia intendere l'inizio della controffensiva: le immagini del filmato mostrano i soldati ucraini che si preparano alla battaglia, recitando una preghiera, Mosca ribatte ritenendo che per porre fine alla guerra, l'Ucraina debba rinunciare all'adesione alla Nato e anche all'Unione europea, oltre a una serie di altre condizioni illustrate dal viceministro degli Esteri Michail Galuzin.

 "Siamo convinti che un accordo sia possibile solo se cessano le ostilità da parte delle forze armate ucraine e la fornitura di armi occidentali. Per raggiungere una pace globale, giusta e duratura, l'Ucraina deve tornare a uno status neutrale non allineato, registrato nella dichiarazione del 1990 della sua sovranità statale e il rifiuto di aderire alla Nato e all'Ue", ha detto Galuzin.

E a proposito del posizionamento della Nato nel conflitto, Galuzin e il rappresentante speciale cinese per gli Affari eurasiatici Li Hui hanno espresso "preoccupazione per le possibili, pericolose, conseguenze". Ha affermato Galuzin, sottolineando il reciproco impegno Cina-Russia nei confronti delle disposizioni della Carta delle Nazioni Unite, delle norme del diritto internazionale e del principio dell'indivisibilità della sicurezza.

Sull'ingresso dell'Ucraina nella Nato, "occorrerà prendere una decisione tutti insieme. La forza dell'Occidente è stata l'unità, soprattutto in questa fase complicata". Ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

La provocazione russa su larga scala

La Russia "sta preparando una provocazione su larga scala alla centrale nucleare di Zaporizhzhia con una simulazione di incidente". Ad affermarlo l'intelligence militare ucraina, aggiungendo: "A tal fine verrà effettuato un attacco direttamente sul territorio dell'impianto nucleare. Successivamente, sarà annunciata una fuga di emergenza di sostanze radioattive". L'Ucraina "sarà come sempre incolpata dell'incidente", ha affermato il Gur, secondo cui l'obiettivo dei russi far scattare "un'indagine dettagliata durante la quale tutte le ostilità saranno interrotte", in modo da avere tempo per "riorganizzarsi".

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