Perequazione pensioni 2014: rivalutazione ISTAT in legge di Stabilità

Pensioni 2014 in Legge di Stabilità rivalutazione e prequazione indici ISTAT per gli assegni 5 volte la minima e il contributo solidarietà come funziona

Redazione
di Redazione
13 settembre 2019 15:26
Perequazione pensioni 2014: rivalutazione ISTAT in legge di Stabilità

Per le Pensioni 2014 rivalutazione e contributo di Solidarietà, sono tra le novità introdotte con la bozza della Legge di Stabilità - Finanziaria 2014-2016 proposta dal Governo Letta e poi passate alle Camere per il sì definitivo che tra l’altro ha previsto la diminuzione di 5 miliardi per il cuneo fiscale 2014 per imprese e lavoratori, l’introduzione del tributo comunale del nuovo TRISE da gennaio 2014, in sostituzione di IMU e Tares, confluendole in un’unica tassa e l’allungamento de termini di pagamento TFR da 6 mesi a 12 mesi. 

 

Per tutte le altre novità leggi: riforma pensioni 2020 e bonus Renzi di 80 euro.

 

Vediamo cosa prevedeva la Legge di Stabilità sulle pensioni 2014.

 

Pensioni 2014 rivalutazione in Legge di Stabilità:

Nella bozza Legge di Stabilità 2014-2016, il Governo ha previsto il blocco della prequazione per gli assegni 6 volte sopra la minima, cosa e come cambia la rivalutazione ISTAT sulle Pensioni 2014?

 

La rivalutazione ISTAT sulla base dell’indicizzazione dei prezzi al consumo, da gennaio 2014 sarà garantita sulle pensioni con le seguenti percentuali:

  • al 100% per le pensioni fino a 3 volte la minima

  • al 90% per le pensioni tra 3 e 4 volte la minima

  • al 75% per lo scaglione tra 4 e 5 volte la minima

  • al 50% per gli importi superiori a 5 volte la minima

Blocco rivalutazione pensioni 2014 per gli assegni con importo superiore a 3.000 euro lordi, ovvero, 6 volte sopra la minima.

 

Sulle pensioni erogate dall’INPS nel 2013, invece, vi è stata la rivalutazione con aumento del 3,00% sugli assegni fino a € 1.443,00, mentre per quelli compresi tra € 1.443,00 e fino a € 1.486,29 è stata garantita la rivalutazione ISTAT fino al massimo a € 1.486,29, nessun aumento e quindi blocco rivalutazione invece, per quelle pensioni che hanno superato i 1.4 86,29.

  

Contributo di solidarietà sulle pensioni 2014: a chi spetta

Un’altra novità introdotta sulle pensioni 2014, contenuta nel Legge di Stabilità 2014 testo pdf, prevede un contributo di solidarietà per 3 anni da applicare alle pensioni sopra i 100 mila euro, ai fini di finanziamento delle salvaguardie per gli esodati.

 

Il contributo di solidarietà sulle pensioni è un prelievo fiscale che il Governo intende applicare sulle cd. pensioni d’oro, ovvero su quelle che superano i 100 mila euro e malgrado tale contributo sia stato già bocciato dalla Corte Costituzionale che l’ha ritenuto anticostituzionale perché discriminatorio, nel senso il contributo non può essere fatto pagare solo ad alcuni.

 

E’ bene ricordare però che la bocciatura da parte della Corte Costituzionale quindi, non è stata l’espressione di un giudizio sul fatto che sia giusto o meno chiedere uno sforzo in più ai pensionati d’oro, ma solo sul fatto che com’era stato posto il provvedimento era anticostituzionale, per cui si presuppone che questa volta, il Governo Letta proceda a formulare un più corretto provvedimento nella speranza che non vi siano poi ricorsi da parte dei super pensionati.

 

Gli importi percentuali del contributo di solidarietà sulle pensioni d’oro che dal 1 gennaio 2014 verranno applicate sono:

  • 5% sulle pensioni sopra i 100mila euro

  • 10% sulle pensioni sopra i 150mila euro

  • 20% sulle pensioni sopra i 200mila euro.

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Quando e come avviene la rivalutazione pensioni ISTAT:

La rivalutazione degli importi delle pensioni erogate dai vari enti previdenziali, INPS, INAIL, Inercassa, ecc,  viene effettuata ogni anno a gennaio, adeguando l’assegno in base al costo della vita rilevato dall’ISTAT nell’anno precedente e misurato in via provvisoria.

Le pensioni pertanto beneficiano della perequazione, ossia, della rivalutazione automatica rispetto all’inflazione, che è lo strumento utilizzato dall’ISTAT per misurare l’indice dei prezzi al consumo di determinati beni e servizi, chiamato paniere, rappresentativo degli effettivi consumi delle famiglie in uno specifico anno.

 

Per le pensioni si utilizza il cd. indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi) nella versione "senza tabacchi" che viene rilevato provvisoriamente alla fine di ciascun anno sui primi 9 mesi dell’anno, quindi  per esempio da gennaio ad ottobre 2013, e viene applicata la percentuale provvisoria sulle pensioni.

Con l’anno nuovo, vi è poi la rilevazione definitiva sugli ultimi 3 mesi dell’anno, quindi di ottobre, novembre e dicembre 2013, e l’importo degli assegni delle pensioni viene rideterminato con la rivalutazione in aumento o in diminuzione con il conseguente conguaglio con l’assegno di gennaio 2014.

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