A un passo dalla crisi di governo. La debacle di un M5S spaccato
Al via le consultazioni con i partiti. Oggi tocca a Italia Viva e Pd 
Anche FI sull’orlo di una crisi di nervi. Il seggio-gate Casellati
Dopo una lunga giornata di trattative sembra proprio che il tanto atteso accordo sul patto di legislatura non sia stato raggiunto, questo è quanto l’esploratore Fico riferirà oggi al presidente della Repubblica Mattarella, aumentando le probabilità della nascita di un governo di tipo istituzionale.
Quello di ieri più che un tavolo di confronto sembra sia stato un tavolo di scontro tra i leader della maggioranza sui temi più importanti che riguardano il nostro Paese. Italia viva ha continuato a porre veti su veti mentre Pd e M5s hanno fatto quadrato sul nome di Conte per il prossimo esecutivo.
Crisi di governo, Renzi: Pd e M5s vogliono un Conte bis bis e non un Conte ter
Ieri si è tenuto un lungo braccio di ferro tra Pd, M5s e Italia viva per la realizzazione di un contratto di governo o cronoprogramma da firmare per arrivare uniti fino alla fine della legislatura. Da questo scontro sembra che nessuno sia uscito vincitore, con Matteo Renzi fermo su moltissime questioni e Pd e M5s sul nome di Conte.
Il senatore fiorentino avrebbe riassunto la giornata spiegando che Pd e 5 Stelle sono arroccati su Conte. Non solo, non vogliono cambiare niente, né l’Economia, né gli Esteri, sono pronti a cedere solo sulla Giustizia. Sembra che vogliano fare il Conte bis bis, nemmeno il Conte ter. Renzi ha ribadito di preferire un governo politico, di non voler far saltare la trattativa ma se questa è la situazione si va dritti verso un governo istituzionale.
Crisi di governo: Fico da Mattarella per riferire sul mandato esplorativo
Tanti i nodi ancora da sciogliere: Italia viva oltre a premere sul Mes, chiede la testa del commissario straordinario Domenico Arcuri, quella del presidente dell’Inps Pasquale Tridico e quella di Domenico Parisi dell’Anpal - Agenzia nazionale politiche attive del lavoro mentre i grillini rilanciano sul Reddito di cittadinanza, salario minimo, equo compenso e riforma elettorale con preferenze.
Il presidente della Camera, Roberto Fico, si recherà proprio oggi al Quirinale da Mattarella per riferire il risultato di questa difficile esplorazione. Di fronte a questa situazione il Capo dello Stato potrebbe aprire un secondo giro di consultazioni oppure sfoderare la carta del governo istituzionale.