Varianti Covid

Oggi vertice Cts sulle nuove zone. Allarme per le varianti in Italia

Un focolaio della mutazione brasiliana in Umbria, preoccupa anche il bresciano. Ecco la mappa aggiornata delle varianti in attesa dei nuovi dati di oggi

Oggi vertice Cts sulle nuove zone. Allarme per le varianti in Italia

In attesa delle decisioni, attese oggi, del Cts sui nuovi parametri per la colorazione delle zone di rischio, l’ultima segnalazione in ordine di tempo arriva dall’Umbria, dove è stato scoperto un caso di Covid da variante brasiliana. Si tratta di quella più temuta al momento insieme alla sudafricana, che ha portato a isolare 42 persone. In Lombardia, esattamente nel bresciano, è invece presente un focolaio di mutazione inglese.

A disegnare la mappa della distribuzione è GISAID, la piattaforma internazionale alla quale vengono inviati i dati delle sequenze genomiche del coronavirus. Uno strumento, finanziato dalla Commissione europea tramite PREDEMICS, che permette di fotografare la situazione in tempo reale.

Umbria a riscio "rosso" per la variante brasiliana

Tutto è partito da un uomo, risultato positivo al virus con variante brasiliana. Nel giro di poche ore l’Istituto Superiore di Sanità ha confermato il caso. Ora sarebbero 42 i campioni di altrettanti soggetti risultati positivi, in seguito alle attività di tracciamento, e inviati per le ulteriori analisi all’ISS.

“Il primo caso di ’brasiliana’ è stato registrato in Giappone il 10 gennaio, poi in altri paesi (in particolare l’Amazzonia) – ha spiegato nelle scorse ore il direttore dell’Assessorato alla Sanità dell’Umbria – In Italia un caso si è verificato a Varese e tre in Abruzzo. Da noi non si è risaliti a un momento di contagio, dobbiamo capire se il fenomeno è più ampio e precedente” ha aggiunto.

Ora il rischio è che la Regione, dove la zona più colpita è quella di Perugia, diventi rossa, dopo la riunione alle 14 del CTS per stabilire i nuovi parametri.

 

La variante sudafricana

Secondo la piattaforma GISAID, la variante brasiliana interesserebbe anche 1 caso in Friuli, mentre quella sudafricana sarebbe stata intercettata in un 1 caso in provincia di Varese, dove un uomo rientrato nei giorni scorsi dal Malawi all'aeroporto di Malpensa. E’ molto probabile, però, che non siano gli unici casi nel Paese.

 

La variante inglese in Italia

La variante inglese, nota come B117 e comparsa lo scorso settembre per la prima volta nell'area del sud del Regno Unito tra Londra e il Kent, è ormai diffusa anche in Italia. Sono 143 casi, secondo gli ultimi dati ufficiali. Sono diffusi in tutto il territorio es esattamente: 2 in Piemonte, 5 in Veneto, 3 nelle Marche, 4 in Toscana, 93 in Abruzzo, 10 nel Lazio 10, 14 in Campania e 12 Puglia. I numeri si riferiscono, però, esclusivamente alle segnalazioni comunicate al portale dai singoli laboratori, mentre non sono conteggiati i casi noti in Lombardia.

 

Il focolaio bresciano

Il principale focolaio in Lombardia, dove sono stati registrati 18 casi di variante inglese, è localizzato nella zona di Brescia, esattamente a Corzano, dove si segnalano 14 positivi alla mutazione.

Si stima, però, che i numeri possano crescere, considerando che un cittadino su 10 potrebbe essere stato infettato dal virus mutato.

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