Il futuro del Rem

Reddito di emergenza 2021, quali sono le novità del decreto Ristori 5?

Reddito di emergenza nel decreto Ristori 5: il nuovo Governo Draghi dovrà decidere in merito al pacchetto di aiuti già previsti dal precedente Esecutivo

Reddito di emergenza 2021, quali sono le novità del decreto Ristori 5?

Cosa sarà del reddito di emergenza con il nuovo Governo Draghi?

Sono in molti a porsi questa domanda: di una proroga del Rem nel Decreto Ristori 5 si parla già da gennaio 2021, notizia confermata dall’allora ministro del Lavoro Nunzia Catalfo.
Le due mensilità aggiuntive promesse rientrano in un pacchetto che da solo vale 11 miliardi e che contiene, tra gli altri, anche la proroga di Naspi e DisColl e un miliardo in più per il Reddito di cittadinanza.

 

Reddito di emergenza 2021: la proroga nel Decreto Ristori 5

Il nuovo Governo Draghi- su cui è già stata posta la fiducia dal Senato- si troverà quindi a dover subito decidere in merito l'approvazione del decreto Ristori 5, per cui il Parlamento aveva già previsto uno scostamento di bilancio da 32 miliardi di euro.


Oltre alla proroga del Rem e della Naspi, in questo decreto sono stati inserite diverse misure destinate alle categorie più colpite dalla pandemia, come ad esempio i contributi a fondo perduto, il bonus di 1000 euro per la partite Iva, i lavoratori stagionali, autonomi e intermittenti; la pace fiscale con la rottamazione quater delle cartelle esattoriali e il nuovo saldo e stralcio; la cassa integrazione covid con il blocco dei licenziamenti.
Cosa accadrà al Decreto Ristori 5, e se verranno introdotte delle modifiche al Rem, non è chiaro al momento: il nuovo ministro del Lavoro Andrea Orlando ha già incontrato sindacati e parti sociali per poter dare delle risposte ai cittadini che da settimane stanno aspettando gli aiuti economici più volte promessi.

 

Reddito di emergenza: cos’è e come funziona

Il reddito di emergenza è una misura di sostegno alle famiglie in difficoltà a causa della pandemia, con un contributo che varia da 400 fino a 800 euro. 
I requisiti richiesti per le tranche di novembre e dicembre prevedevano:

  • residenza in Italia;

  • un ISEE inferiore a 15mila euro;

  • un valore patrimonio mobiliare familiare (con riferimento al 2019) inferiore a 10mila euro, aumentato di 5 mila euro per ogni componente e fino a un massimo di 20mila euro. Questo massimale viene incrementato di 5mila euro in caso di presenza di persona con disabilità o non autosufficiente nel nucleo familiare;

  • un importo del reddito familiare inferiore a una soglia pari all'ammontare del reddito stesso.

Per avere la certezza della proroga del Rem, così come per conoscere le modalità per inoltrare la domanda o ricevere il pagamento in automatico, come già previsto dal precedente decreto Ristori, è necessario quindi attendere ancora.

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