Verso il G7

Prove generali del G7, oggi Draghi “debutta” con Biden, Johnson & C.

Oggi la videoconferenza tra i premier, che anticipa il summit vero e proprio. Tanti i temi sul tavolo, compresi i vaccini, e i rapporti con Russia e Cina

Prove generali del G7, oggi Draghi “debutta” con Biden, Johnson & C.

L’appuntamento è per questo pomeriggio, quando ci sarà il pre-vertice del G7, in videoconferenza, in attesa del summit in programma a giugno, che si spera si possa tenere in presenza in Cornovaglia. A presiedere la riunione dei capi di governo dei paesi più industrializzati, infatti, è il primo Ministro britannico, Boris Johson.

Per Mario Draghi, che ha appena ottenuto la fiducia anche alla Camera, si tratta di un debutto, anche se non della prima occasione di contatto con alcuni degli altri protagonisti del vertice. Di sicuro sarà la prima uscita “pubblica” in qualità di premier italiano.

Ecco i temi sul tavolo, i presenti e i possibili sviluppi.

 

I temi: dai vaccini ai rapporti con Mosca

L’emergenza sanitaria non potrà che essere uno degli argomenti più urgenti da affrontare, se non il principale, soprattutto di fronte alla preoccupazione per le varianti che tiene banco in queste ore. Strettamente connesso a questo c’è poi il tema dei vaccini, che è legato ai rapporti con Mosca.

Se fino alla scorsa settimana sembrava scontata una prossima autorizzazione delle dosi del russo Sputnik V, caldeggiata soprattutto dalla Russia, negli ultimi giorni si è assistito a una frenata. In molti la reputano legata ai rapporti con l’altra sponda dell’Oceano, quella americana.

 

Biden e il “discorso all’Europa”

Oggi è anche il giorno del via alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco che, a causa della pandemia, si svolge anch’essa in videoconferenza, tramite una serie di interventi in streaming. A parlare, tra gli altri, è chiamato proprio il neopresidente Usa, Joe Biden, a un mese dal suo insediamento alla Casa Bianca, lo scorso 20 gennaio. Da lui ci si attende un “discorso all’Europa”, che si prevede sia improntato all’alleanza. Le parole di Biden dovranno tenere conto dell’avvenuta Brexit e potrebbero mirare a far cancellare l’eredità di Trump e del suo America first.

 

Draghi al “debutto a metà” e gli altri leader

Certamente per Mario Draghi, fresco del voto di fiducia incassato anche alla Camera, sarà un debutto a metà: il nome dell’ex Governatore della Banca Centrale europea, infatti, è ben noto negli Usa. Tra gli altri interlocutori, poi, ci sarà Emmanuel Macron, il primo capo di Stato con il quale Biden ha avuto un colloquio telefonico dopo il giuramento; Angela Merkel, che si appresta a terminare il proprio mandato, ma ha lanciato segnali di apertura alla Russia di Putin (tra l’altro, la prossima settimana proprio l’Ue dovrà discutere di possibili nuove sanzioni per il caso Navalny su cui è intervenuto più volte Biden). Chi farà il proprio esordio vero e proprio è invece Yoshihide Suga, il neopremier giapponese, con cui gli Usa hanno in comune i delicati rapporti con la Cina e, in generale, nel sud est asiatico.

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