Il piano vaccini

Il nuovo piano vaccinale Draghi: novità, priorità, tempi, categorie

Si punta ad avere regole uniformi tra Regioni. Priorità a disabili e categorie fragili. Vaccini anche in azienda e dal dentista, apertura degli ambulatori

Il nuovo piano vaccinale Draghi: novità, priorità, tempi, categorie

Aumentare il numero di medici che possono somministrare vaccini, ma anche i luoghi nei quali ricevere le dosi, fino a includere anche le aziende. E’ uno degli obiettivi del nuovo piano vaccinale del Governo Draghi, che cambia anche le categorie a cui dare priorità inserendo le persone fragili non solo per età, come disabili e malati oncologici.

Ecco le principali novità del programma, che punta anche a uniformare i criteri tra le Regioni, che finora seguito procedure differenti.

 

Nuovo piano vaccini di Draghi, chi potrà vaccinare

Dopo un periodo di inziale difficoltà e tagli nella fornitura di vaccini, stanno per arrivare notevoli quantitativi di dosi, dunque è necessario disporre anche di un numero adeguato di personale che possa somministrare le dosi. Da qui l’estensione della possibilità di vaccinare anche ai medici di famiglia e agli specializzandi, ma non solo. Grazie a accordo firmato ieri, entrano in campo anche gli odontoiatri, potenzialmente 60mila in Italia. Vengono anche “arruolati” come vaccinatori i medici militari e quelli della Croce rossa, ai quali potrebbero presto aggiungersi anche i farmacisti (in alcune Regioni come la Liguria le farmacie hanno già un accordo per la somministrazione dei vaccini) oltre agli infermieri, che potrebbero essere supervisionati da un medico. Coinvolta anche Confidustria con la possibilità di vaccinare in aziende che abbiano un medico interno.

 

Addio primule, dove ci si vaccina

Abbandonato il progetto delle Primule, voluto dall’ex commissario Domenico Arcuri “congedato” da Draghi, il piano del Governo prevede che ogni Comune con più di 50mila abitanti si doti di un grande centro vaccinale, che può essere anche nei parcheggi dei centri commerciali, nelle stazioni ferroviarie, o in palazzetti dello sport, stadi e centri congressi. Come per i tamponi, potranno essere usati i drive through della Difesa, che si uniscono a 150 nuclei vaccinali mobili militari, come spiega il Corriere della Sera. Altri centri potranno essere creati alla Protezione Civile, tramite tensostrutture.

 

Le categorie che saranno vaccinate

Una volta terminata la somministrazione agli over 80 (non ancora completata in tutte le regioni), agli insegnanti di scuola, forze di polizia e militari, si mira a uniformare i criteri di priorità, dando la precedenza ai soggetti fragili e all’età anagrafica: toccherà dunque agli over 70 e agli “estremamente fragili” (cardiopatici, pazienti oncologico o con malattie respiratorie e circolatorie) ai quali sarà offerto vaccino Pfizer o Moderna. Tra i soggetti a cui dare precedenza ci sono anche i disabili che si avvalgono della legge 104.

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