Vaccini - Il punto

AstraZeneca, il Veneto “ferma” gli under 60. Draghi cerca dosi Moderna

In Lombardia poche adesioni alle vaccinazioni tra i 75enni. In Sicilia record di rinunce Il premier telefona alla casa farmaceutica Usa per forniture extra

AstraZeneca, il Veneto “ferma” gli under 60. Draghi cerca dosi Moderna

Il caso AstraZeneca, con i dubbi sul nesso con eventi avversi e in particolare il rischio di trombosi, continua a tenere banco e il primo effetto è quello di una maggiore sfiducia nei confronti del siero anglo-svedese, nonostante le rassicurazioni da parte di Ema, l’agenzia europea del farmaco, sui benefici maggiori dei rischi. Da nord a sud si stanno registrando disdette nelle prenotazioni da parte di persone che preferiscono un altro vaccino.

Intanto il premier, Mario Draghi, ha avuto alcuni colloqui telefonici con Moderna, per sondare la possibilità di approvvigionamenti diretti di ulteriori dosi del prodotto dell’azienda farmaceutica americana.

 

Draghi cerca dosi extra di Moderna

Se l’obiettivo del piano vaccinale rimane quello di raggiungere le 500mila somministrazioni al giorno entro fine aprile, è importante poter contare su quantitativi sufficienti di dosi. Il caso AstraZeneca non facilita la situazione, dal momento che cresce la sfiducia nei confronti del siero anglo-svedese, e così il capo dell’esecutivo avrebbe sondato la possibilità di siglare accordi diretti con l’americana Moderna, produttrice di uno dei due vaccini a Rna messaggero, per dosi extra rispetto a quelle già previste, come riferisce La Repubblica.

 

AstraZeneca, disdette record in Sicilia

Da nord a sud, nelle scorse ore sono fioccate disdette nelle prenotazioni per le vaccinazioni con AstraZeneca. Se nel Lazio i ritmi sembrano tenere, in Piemonte si registrerebbe un calo di adesioni del 20%,  in Calabria del 10%, che arriverebbe al 40% a Potenza, in Basilicata. In Liguria il Governatore, Giovanni Toti, ha chiesto indicazioni chiare al Ministero, annunciando di voler “puntare su altri vaccini, Pfizer e Moderna”, così come fatto dalla Provincia autonoma di Trento, dove le vaccinazioni agli under 60 saranno fatte con Pfizer. Il record negativo di rinunce è stato toccato in Sicilia: in alcune province le rinunce al siero anglo-svedese hanno sfiorato il 70% degli aventi diritto. Nell’Isolale dosi utilizzate rispetto alle scorte sono passate in pochi giorni dall’89% al 73,7%.

 

Lombardia, si anticipano i 70enni

“Apriamo le prenotazioni ai 70enni perché l’adesione della fascia tra i 75 e i 79enni, dopo un inizio molto promettente, è inferiore al previsto. E la causa è AstraZeneca” ha spiegato il direttore generale dell’assessorato al Welfare, Giovanni Pavesi. “Se un 80enne rifiuta il vaccino AstraZeneca non sappiamo come comportarci. È un problema. Ci stiamo pensando, per ora lo mettiamo in coda” ha aggiunto. Le disdette delle ultime ore sarebbero cresciute del 5% rispetto ai giorni precedenti.

 

Veneto, stop AstraZeneca sotto i 60 anni

Ancora più drastico il provvedimento della Regione Veneto, che ha deciso di sospendere le somministrazioni con il vaccino AstraZeneca agli under 60. “Completeremo con le seconde dosi, perché chi è stato bene con la prima non ha problemi” ha detto il Governatore, Luca Zaia, aggiungendo: “Il Veneto ha deciso in questa fase di non fare più il vaccino AstraZeneca ai pazienti sotto i 60 anni". “Per coloro sopra i 60 anni si fa a meno di prescrizione contraria da parte del medico curante" ha chiarito Zaia, spiegando che il call center regionale ha ricevuto oltre 8.000 telefonare per informazioni in poche ore.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA