Vaccini - Il punto

Vaccinazioni, ordinanza Figliuolo: “Prima over 80 e persone fragili”

Arrivano le indicazioni del commissario all’emergenza sanitaria: prima anziani e disabili, proseguire con AstraZeneca. Obiettivo raddoppiare le vaccinazioni

Vaccinazioni, ordinanza Figliuolo: “Prima over 80 e persone fragili”

Il commissario all’emergenza Figliuolo non arretra e anzi insiste: occorre accelerare la campagna vaccinale, che deve dare priorità alle categorie più a rischio, dunque anziani e persone fragili. Per questo è arrivata una nuova ordinanza alle Regioni, la n. 6/2021, che indica i criteri di priorità: le persone con “elevata fragilità”, dunque disabili, pazienti oncologici o cardiovascolari gravi, ma anche i loro caregiver, ossia familiari che li assistono, badanti e altre persone che se ne prendono cura. La priorità va anche agli anziani e in particolare “le persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni e, a seguire, di quelle di età compresa tra i 60 e i 69 anni”.

 

Che vaccino usare?

Dopo il caso AstraZeneca e le indicazioni del ministero della Salute, che raccomanda il siero negli over 60, la circolare del generale Figliuolo riporta in grassetto l’indicazione da seguire, chiarendo i dubbi di alcune Regioni: va utilizzato “prevalentemente vaccini Vaxzevria (cioè il nuovo nome di AstraZeneca, NdR) come da recente indicazione dell'Aifa”, l’Agenzia italiana per il farmaco.

 

Proteggere medici e infermieri

Un altro nodo riguarda il personale sanitario, su cui interviene il generale Figliuolo: “parallelamente alle suddette categorie è completata la vaccinazione di tutto il personale sanitario e sociosanitario, in prima linea nella diagnosi, nel trattamento e nella cura del COVID-19 e di tutti coloro che operano in presenza presso strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private”. Al momento la copertura di questa categoria è del 72% e il Governo è dovuto intervenire con un decreto sui casi di rifiuto del vaccino da parte di medici e infermieri, prevedendo lo spostamento a mansioni amministrative e sanzioni fino alla sospensione.

 

Confermata la seconda dose AstraZeneca

Sottolineando che il criterio di priorità resta quello anagrafico (a parità di categoria avrà la precedenza l’insegnante o il militare, poliziotto o carabiniere più anziano), è stato confermato che, per chi ha già ricevuto la prima somministrazione con AstraZeneca, si procederà al richiamo con lo stesso siero.

 

Cosa succede se si rifiuta?

Per chi dovesse rifiutare il vaccino anglo-svedese, per timore di reazioni avverse dopo il ricorso all’Ema e le nuove disposizioni, il commissario Figliuolo ha dato indicazioni che slittino in coda alle liste di prenotazione. L’obiettivo, insomma, resta quello di non perdere tempo e aumentare il ritmo della campagna vaccinale, che sta crescendo più velocemente all’estero, come in Francia e in Germania, dove ieri si sono superate le 600mila somministrazioni al giorno, mentre in Italia hanno sfiorato le 300mila.

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