I tempi del Recovery

Draghi e il Recovery Plan, un’agenda fitta di importanti appuntamenti

Entro il 30 aprile 2021 l’invio del Recovery Plan alla Commissione europea, poi otto mesi per attuare il Piano e realizzare riforme. A disposizione 248 mld

Draghi e il Recovery Plan, un’agenda fitta di importanti appuntamenti

Presentato il Recovery Plan alla Camera oggi 27 aprile 2021 si replica al Senato, per poi tornare di nuovo in Consiglio dei ministri con l’obiettivo di spedire il testo alla Commissione europea entro la scadenza del 30 aprile 2021.

 

Bruxelles avrà a disposizione due mesi di tempo per valutare il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), se giudicato valido il testo verrà poi proposto in Consiglio per un’ulteriore approvazione che darà ufficialmente il via libera alla prima tranche di finanziamenti europei, probabilmente entro luglio 2021.

 

Recovery Plan: quale sarà l’agenda dei prossimi mesi

L’agenda che l’Italia ha davanti è fitta di appuntamenti importanti, quelli che segneranno il “destino del Paese”, come ha dichiarato Draghi alla Camera sottolineando che "sbaglieremmo tutti a pensare che il Pnrr pur nella sua storica importanza sia solo un insieme di progetti, di numeri, scadenze, obiettivi”.

 

Nel complesso potremo disporre di circa 248 miliardi di euro per realizzare 6 missioni e 4 grandi riforme, con tempi ben definiti da rispettare perché "nel realizzare progetti, ritardi, inefficienze e miopi visioni di parte peseranno sulle nostre vite soprattutto su quelle dei più deboli, i figli e nipoti e forse non ci sarà più tempo per porvi rimedio".

 

S’inizierà con il primo obiettivo del Recovery Plan, quello con un orizzonte ravvicinato: “riparare i danni della pandemia, che ci ha colpito più dei nostri vicini europei, il PIL è caduto dell'8,7%, i giovani e le donne hanno sofferto di più il calo dell'occupazione. Le misure di sostegno hanno attutito l'impatto sociale ma questo si è sentito sulle fasce più deboli", ha dichiarato il presidente del Consiglio.

 

"Sono certo che riusciremo ad attuare questo Piano. Sono certo che l'onestà, l'intelligenza, il gusto del futuro prevarranno sulla corruzione, la stupidità, gli interessi costituiti. Questa certezza non è sconsiderato ottimismo, ma fiducia negli Italiani, nel mio popolo, nella nostra capacità di lavorare insieme quando l'emergenza ci chiama alla solidarietà, alla responsabilità", ha garantito Draghi.

 

Pnrr: prossimi passi del Recovery, da maggio al 31 dicembre 2021

In attesa del via libera di Bruxelles al Recovery Plan il governo Draghi proseguirà con l’implementazione del Piano: “entro maggio presentiamo un decreto che interviene con misure di carattere prevalentemente strutturale volte a favorire l'attuazione del PNRR e del Piano complementare. Oltre a importanti semplificazioni negli iter di attuazione e di valutazione degli investimenti in infrastrutture, si procede a una semplificazione delle norme in materia di appalti pubblici e concessioni".

 

Arriveranno poi leggi e disegni di legge per dare sostanza a queste riforme entro la fine del 2021. Saranno circa otto mesi di intenso lavoro, con la maggioranza di governo che dovrà dimostrare coesione nonostante la sua variegata composizione e con il “semestre bianco” a minare gli equilibri.

 

Per la Riforma della Giustizia si parla di settembre 2021, per quella della Pubblica Amministrazione entro il 2021, per la concorrenza e appalti pubblici settembre 2022, per il Fisco entro luglio 2021.

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