Il nuovo Fisco

Riforma fiscale 2021, come cambiano aliquote Irpef nel Recovery Plan

La Riforma fiscale sarà parte integrante della ripresa. Obiettivi: progressività, meno tasse ceto medio rispettando impegno Ue su equilibrio conti pubblici

Riforma fiscale 2021, come cambiano aliquote Irpef nel Recovery Plan

Tra le grandi Riforme di cui il nostro Paese ha bisogno per cambiare passo in vista di una ricostruzione post-Covid, centrale è quella del Fisco che dovrà garantire progressività riducendo il carico fiscale sul ceto medio, mantenendo l’equilibrio dei conti pubblici come promesso all’Ue.

 

Si tratta di un compito piuttosto difficile, ma l’obiettivo potrebbe essere raggiunto con una più agguerrita lotta all’evasione fiscale e con una maggiore tassazione sulle fasce più ricche del Paese, come suggerito dall’FMI.

 

Progressività e meno tasse su ceto medio per la Riforma fiscale Draghi

La Riforma fiscale è una delle “azioni chiave per dare risposta alle debolezze strutturali del Paese”, è “parte integrante della ripresa “, si legge nel Recovery Plan presentato da Draghi alla Camera.

 

Il lavoro al Ministero dell’Economia e delle Finanze è già iniziato, tanto che il governo presenterà entro il 31 luglio 2021 una legge delega che potrebbe rivoluzionare tutto.

 

Si è parlato non solo di una revisione delle aliquote Irpef a vantaggio del ceto medio ma anche di un possibile aumento dell’imposizione sulle fasce più ricche del paese, come suggerito anche dall’FMI, con lo spettro di una patrimoniale che torna a tormentare i sonni degli italiani. Del resto bisogna mantenere l’impegno preso con Bruxelles sull’equilibrio dei conti pubblici, tradotto vuol dire che le entrate complessive non potranno diminuire.

 

Riforma fiscale: lotta all’evasione fiscale, flat tax e patrimoniale

Per la lotta all’evasione fiscale l’esecutivo intende rafforzare i controlli puntando sull’utilizzo di strumenti altamente tecnologici, come l’intelligenza artificiale, assumendo circa 2 mila esperti tra data scientist e ingegneri, anche se rimane ancora da risolvere il problema privacy.

 

Draghi e il ministro dell’Economia Franco hanno “intenzione di intensificare l’attività di analisi dei dati a disposizione dell’Agenzia delle entrate che consenta di individuare preventivamente o tempestivamente posizioni da sottoporre ad accertamento fiscale“, per recuperare almeno una parte degli oltre 100 miliardi di euro l’anno di evasione fiscale.

 

Resta appeso anche il discorso della flat tax al 15% per le Partite Iva del regime forfettario con redditi sotto i 65 mila euro, considerata da molti vantaggiosa rispetto alla tassazione di lavoratori dipendenti e pensionati ma tanto cara alla Lega.

 

Sotto analisi anche la riscossione tributi per una revisione che renda più efficace l’intero sistema e che riesca ad eliminare dal magazzino ex Equitalia i crediti divenuti ormai inesigibili.

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