I diritti LGBTQI+

Giornata contro l’omofobia. Bassetti (Cei): “Correggere la legge“

Apertura da parte del presidente della Conferenza episcopale italiana: “Andrebbe corretta più che affossata”. Gli eventi pro LGBTQI+ in programma oggi

Giornata contro l’omofobia. Bassetti (Cei): “Correggere la legge“

Alla vigilia della giornata contro l’omofobia, arriva l’apertura da parte dei vescovi italiani. "La legge potrebbe essere fatta meglio" ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della conferenza episcopale italiana. Secondo il numero uno della Cei "dovrebbe essere chiara in tutti i suoi aspetti senza sottintesi". Il riferimento è alla legge Zan contro l’omotransfobia. Intanto oggi si celebra in più di 130 Paesi la Giornata contro l’omofobia, nella data che ricorda il 17 maggio '90 quando l'Oms cancellò l'omosessualità dall'elenco delle malattie mentali e definendola, invece, per la prima volta “una variante naturale del comportamento umano".

 

Il Covid peggiora le condizioni

"A causa della pandemia COVID-19, la pianificazione degli eventi quest'anno si rivela particolarmente difficile" si legge sul sito ufficiale 'may17.org' dove sono diverse le iniziative presentate, anche con anticipazioni sui mesi a seguire. Tra queste, il festival virtuale che si terrà dal 24 al 26 settembre 2021: 'l'International LGBTQ+ Rights Festival'. In questa occasione oltre 200 gli artisti provenienti da tutti i continenti presenteranno opere, performance musicali, video-arte allo scopo di raccogliere fondi a beneficio delle organizzazioni che si occupano di tematiche LGBTQI+.

 

Bassetti sul Ddl Zan

"Noi siamo per la difesa e la dignità di tutti, di qualunque uomo o donna, bisogna difendere sempre i diritti della persona. Mai omologare" ha detto il cardinale. "Io penso che la legge potrebbe essere fatta meglio perché la legge dovrebbe essere chiara in tutti i suoi aspetti senza sottintesi. Chiedo solo chiarezza" ha aggiunto Bassetti sul Ddl Zan.

 

A che punto è la legge

Alla vigilia di nuove manifestazioni, fin dalle scorse ore in molti sono scesi in piazza per chiedere più diritti e soprattutto l’attuazione della legge Zan, calendarizzata di recente in Senato. "Il Cardinale Bassetti, Presidente della Cei, riconosce che il Ddl Zan non va affossato, semmai migliorato" commenta Carmelo Miceli, deputato dem e componente delle commissioni Giustizia e Antimafia. "L'unico modo per non affossarlo è approvarlo immediatamente, evitando rimbalzi infiniti tra le Camere. Le modifiche si possono fare al primo provvedimento utile successivo".

 

Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay per i diritti LGBT+, Solidale, Ambientalista e Liberale ha definito il dibattitto politico “del tutto surreale in quanto si parla di effetti della legge che non esistono. Inoltre Pd, M5s, Iv e Leu se lo volessero, avrebbero i voti per migliorare la legge e votarla velocemente, invece stanno dando spazio alle polemiche della destra, solo per fare propaganda e illudere la comunità LGBT e in contemporanea le proposte delle destre vogliono affossare la legge".

 

La storia di Malika e la mobilitazione vip

A sollevare polemiche e animare il dibattito nei giorni scorsi ci aveva pensato Fedez, con il suo discorso dal palco del concertone del 1° maggio. Le sue parole erano diventate un caso politico, mentre sabato n piazza a Firenze, invece, c’era Malika Chalhy, la 22enne di Castelfiorentino cacciata da casa dopo aver rivelato alla sua famiglia di essere omosessuale. "Amare una persona dello stesso sesso o non sentirsi bene con il proprio corpo non è una malattia, è sintomo di coraggio, amore e libertà - ha detto Malika - E la libertà va sempre cercata come la felicità. Io ho trovato la felicità accanto alla mia compagna, che mi ha cambiato la vita. Non sarò mai abbastanza grata alle persone che mi sostengono ogni giorno, cosa che però nelle mura domestiche non ho trovato".

 

Cortei anche a Milano dove si erano riuniti i contrari al ddl Zan, con un raduno organizzato dal movimento Pro vita e al quale ha partecipato anche Matteo Salvini. "Tante associazioni di omosessuali, lesbiche e femministe sono contrarie perché ghettizza, perché con la scusa di parlare di diritti porta avanti una battaglia ideologica. Uno deve poter amare chi vuole senza essere discriminato e aggredito, tanto che la Lega e l'intero centrodestra hanno presentato una proposta per delle aggravanti per chi aggredisce o insulta per strada, a scuola, sul lavoro un altro essere umano” ha detto il leader della Lega.

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