Aiuti alle imprese

Decreto Sostegni bis, ultime notizie oggi: bonus, aiuti, fondo perduto

Doppio binario per i contributi a fondo perduto del decreto Sostegni bis per 14 miliardi di euro mentre 4 mld verranno destinati ad attività rimaste chiuse

Decreto Sostegni bis, ultime notizie oggi: bonus, aiuti, fondo perduto

Mentre la Camera vota la fiducia al governo sul primo decreto Sostegni, con 472 voti a favore, 49 contrari e 2 astenuti, si mettono a punto gli ultimi dettagli del decreto Sostegni bis, che dovrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri domani giovedì 20 maggio 2021.

 

L’esecutivo ha deciso di aumentare le risorse per le imprese, destinando alle Partite Iva colpite dalla crisi Covid 18 miliardi di euro per i nuovi contributi a fondo perduto a fronte dei 14 miliardi inizialmente previsti. Da segnare che questi 18 miliardi si aggiungeranno agli 11 miliardi del primo decreto Sostegni e ai 10 miliardi del 2020.

 

Partite Iva: nuovo fondo perduto con doppio binario nel Sostegni bis

Il bonus Partita Iva del decreto Sostegni bis avrà una veste diversa rispetto ai ristori precedenti. L’esecutivo ha deciso di approvare una doppia via di indennizzo del fondo perduto in base al fatturato, scegliendo di calcolare le perdite e quindi gli indennizzi:

  • sul 2020 rispetto al 2019, in tal caso i ristori saranno automatici;

  • sul periodo 1 aprile 2020 – 31 marzo 2021 rispetto al 1 aprile 2019 – 31 marzo 2020, con apposita domanda da presentare all’Agenzia delle Entrate.

 

Stanziati 14 miliardi di euro mentre 4 miliardi si aggiungeranno per il saldo, ossia un meccanismo perequativo anno su anno sul risultato di esercizio, che prenda in considerazione anche i costi fissi sostenuti dalle aziende nonostante le chiusure imposte dal governo.

 

Decreto Sostegni bis, Giorgetti: fondo da 4 mld per attività rimaste chiuse

Il decreto Sostegni bis oltre ai nuovi contributi a fondo perduto con doppio binario dovrebbe contenere anche misure ad hoc per le attività che l’ultimo decreto 17 maggio 2021 ha deciso di tenere ancora chiuse, come sale da ballo e da gioco. Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti ha parlato di un “fondo, che concederà una sorta di forfait, sarà gestito da Mise e Mef”.

 

Nel frattempo gli operatori del gioco legale, le sale da ballo e le piscine al coperto dopo 300 giorni di stop chiedono al governo di poter tornare a lavorare, chiedendo all’esecutivo un ripensamento sulle riaperture. “La proposta di ieri rischia di gettare nello sconcerto lavoratori, tecnici e imprese del settore perché non solo è troppo lontana ma continua a non tenere conto dei livelli di sicurezza implementati dal comparto”, ha dichiarato Geronimo Cardia, presidente di Acadi - Associazione Concessionari di Giochi Pubblici.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA