Emergenza lavoro

Misure lavoro Sostegni bis: dalla norma anti-licenziamenti alla Naspi

Stanziati 4,2 miliardi di euro con il Decreto Sostegni bis per il lavoro e le politiche sociali per far fronte a fine blocco licenziamenti. Tutte le misure

Misure lavoro Sostegni bis: dalla norma anti-licenziamenti alla Naspi

Il Decreto Sostegni bis ha varato un importante pacchetto per il lavoro e le politiche sociali da 4,2 miliardi di euro in vista della fine del blocco dei licenziamenti, per arginare l’emorragia di lavoro attesa dalla data clou del 1 luglio 2021.

 

Nel testo una norma anti-licenziamento, un’estensione del contratto di espansione, un contratto di rioccupazione, un rafforzamento del contratto di solidarietà e il blocco del decalage della Naspi.

 

Decreto Sostegni bis: le misure per il lavoro e le politiche sociali

Il Decreto Sostegni bis ha stanziato 4,2 miliardi di euro per il proseguimento delle azioni a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, delle persone in difficoltà economica e delle famiglie e per l’introduzione di nuove misure volte ad accompagnare il mercato del lavoro nella fase di uscita dalla crisi pandemica.

 

In particolare, il decreto da 40 miliardi di euro complessivi, prevede interventi per il lavoro e le politiche sociali che si possono riassumere in:

  • quattro ulteriori mensilità per il reddito di emergenza (REM);

  • una nuova indennità una tantum per i lavoratori stagionali, del turismo e dello sport che avevano già beneficiato della stessa misura prevista con il decreto “sostegni”;

  • il blocco alla progressiva riduzione dell’indennità prevista con la Naspi;

  • l’estensione al 2021 del contratto di espansione per le imprese con almeno 100 dipendenti e nuove risorse per i contratti di solidarietà;

  • l’introduzione del contratto di rioccupazione, volto a incentivare l’inserimento dei lavoratori disoccupati nel mercato del lavoro;

  • l’istituzione di un fondo da 500 milioni di euro per l’adozione di misure urgenti a sostegno delle famiglie vulnerabili.

 

Fine blocco licenziamenti, Sostegni bis: espansione, rioccupazione, Naspi

In vista della fine del blocco dei licenziamenti imposto dal governo per evitare una catastrofe economica e sociale dovuta alla pandemia da Covid, l’esecutivo ha messo insieme un importante pacchetto lavoro nel Decreto Sostegni bis, studiato nei minimi dettagli dal ministro del Lavoro Orlando in accordo con i sindacati.

 

La data del 30 giugno 2021 spaventa tutti, compreso il premier Draghi che in accordo con il resto della maggioranza ha varato una norma anti-licenziamento per le imprese che chiedono la cassa integrazione entro giugno, con lo stop al blocco prorogato al 28 agosto 2021.

 

Nel decreto Sostegni bis appena approvato dal Consiglio dei Ministri figura anche un’estensione del contratto di espansione per le aziende con almeno 100 addetti, da 250, con uno scivolo di 5 anni per chi è prossimo alla pensione.

 

C’è poi il contratto di ricollocazione che concede sgravi contributi al 100% per i datori di lavoro che assumono personale a contratto a tempo indeterminato legato alla formazione e ad un periodo di inserimento, con la restituzione del contributo in caso di non assunzione.

 

Rafforzato il contratto di solidarietà per le imprese che hanno registrato un calo del 50% del fatturato, che consente di portare la retribuzione dei lavoratori al 70% con il vincolo per l’impresa di mantenere i livelli occupazionali.

 

Sgravi al 100% per le aziende dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia che faranno rientrare a lavoro i dipendenti dopo la fine della cassa integrazione.

 

Infine, previsto il blocco del decalage della Naspi, con l’importo dell’indennità di disoccupazione che non subirà alcuna riduzione nel tempo.

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