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Bonus collaboratori sportivi 2021: nuova indennità nel DL Sostegni bis
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Il Consiglio dei Ministri approverà oggi, giovedì 20 maggio 2021, il Decreto Sostegni bis o Decreto Imprese, Lavoro, Professionisti, provvedimento da 40 miliardi di euro contenente nuovi aiuti a imprese, famiglie e lavoratori per l’emergenza Covid.
Ridotte le cifre degli indennizzi per i lavoratori rispetto al primo Decreto Sostegni, varato a metà marzo 2021. Nell’ultima bozza del Decreto Sostegni bis, infatti, si legge di un bonus stagionali, turismo e spettacolo un tantum da 1.600 euro mentre per i collaboratori sportivi i nuovi ristori vanno da 540 a 1.600 euro. Per i collaboratori agricoli, rimasti esclusi dal primo Decreto Sostegni, gli indennizzi ammontano a 800 euro.
Decreto Sostegni bis: bonus stagionali, turismo e spettacolo da 1600 euro
Atteso a momenti il via libera del Consiglio dei Ministri al Decreto Sostegni bis, chiamato Decreto Imprese, Lavoro, Professionisti, con il premier Draghi pronto ad illustrare le misure nel pomeriggio in una conferenza stampa con il ministro dell’Economia Franco e quello del Lavoro Orlando in programma alle ore 16.
Per le imprese verranno stanziati 14 miliardi di euro mentre per il lavoro 4-5 miliardi di euro. Per i lavoratori in arrivo un bonus stagionali, turismo e spettacolo una tantum da 1.600 euro anche per intermittenti, autonomi e incaricati di vendite a domicilio, dopo i 2.400 euro del primo decreto Sostegni approvato a metà marzo.
DL Sostegni bis: 800 euro per collaboratori agricoli, fino a 1.600 per sportivi
Il Decreto Sostegni bis prevede una nuova indennità anche per i collaboratori agricoli a tempo determinato, rimasti esclusi dal primo Decreto Sostegni, con il riconoscimento di un’indennità una tantum da 800 euro.
Prevista un’indennità anche per i collaboratori sportivi, con l’assegno da:
540 euro per coloro che hanno percepito compensi nell’anno d’imposta 2019 inferiori a 4.000 euro l’anno;
1.070 euro per compensi tra 4.000 e 10.000 euro annui;
1.600 euro per compensi superiori a 10.000 euro.
Ridotte le cifre dell’indennizzo rispetto al primo provvedimento che aveva distribuito da 1.200 a 3.600 euro.