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Decreto Sostegni bis testo bozza: tutte le misure. Ultimissime novità

Tutte le misure e le novità del Decreto Sostegni bis, oggi 20 maggio in Consiglio dei Ministri. 40 mld di aiuti e ristori per imprese, lavoratori, famiglie

Decreto Sostegni bis testo bozza: tutte le misure. Ultimissime novità

Al vaglio del Consiglio dei Ministri il Decreto Sostegni bis da 40 miliardi di euro, dopo numerosi rinvii e modifiche. Nel pomeriggio il premier Draghi terrà una conferenza stampa per illustrare tutte le misure del Decreto, affiancato dal ministro dell’Economia Franco e da quello del Lavoro Orlando.

 

Nel frattempo è stata diffusa una bozza del Decreto Sostegni bis, grazie alla quale possiamo fare un quadro riepilogativo del provvedimento inserendo tutte le novità e le misure che verranno approvate per aiutare imprese, lavoratori e famiglie colpite economicamente dal Covid.

 

Decreto Sostegni bis, il testo della bozza: 77 articoli

Gli articoli inseriti nella bozza del Decreto Sostegni bis sono 77, per un totale di 67 pagine. Nove i titoli principali:

  • Titolo I - Sostegno alle imprese, all’economia e abbattimento dei costi fissi (articoli 1-11);

  • Titolo II - Misure per l’accesso al credito e la liquidità delle imprese (articoli 12-25);

  • Titolo III – Misure per la tutela della salute (articoli 26-35);

  • Titolo IV - Disposizioni in materia di lavoro e politiche sociali (articoli 36-50);

  • Titolo V - Enti territoriali (articoli 51-57);

  • Titolo VI - Giovani, scuola e ricerca (articoli 58-63);

  • Titolo VII – Cultura (articoli 64-66);

  • Titolo VIII – Agricoltura e trasporti (articoli 67-72);

  • Titolo IX - Disposizioni finali e finanziarie (articoli 73-77).

 

Nelle misure a sostegno delle imprese troviamo i nuovi contributi a fondo perduto con triplice binario per la determinazione degli indennizzi. Per il bonus Partite Iva del Decreto Sostegni bis sono stati stanziati 14,5 miliardi di euro.

 

Per i soggetti che hanno beneficiato del contributo a fondo perduto del primo Decreto Sostegni è riconosciuto un indennizzo automatico di pari ammontare mentre se si sceglie di calcolare le perdite sul periodo 1 aprile 2020 - 31 marzo 2021 e 1 aprile 2019 - 31 marzo 2020, bisognerà presentare una nuova domanda all’Agenzia delle Entrate per ottenere un conguaglio nel caso in cui si avesse diritto ad un indennizzo maggiore.

 

Per i soggetti che non hanno beneficiato del contributo a fondo perduto del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, l’ammontare del contributo è determinato sul periodo 1 aprile 2020 - 31 marzo 2021 e 1 aprile 2019 - 31 marzo 2020 come segue:

  • 90% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100 mila euro;

  • 70% per i soggetti con ricavi o compensi tra 100 mila e 400 mila euro;

  • 50% per i soggetti con ricavi o compensi tra 400 mila e fino a 1 milione di euro;

  • 40% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro;

  • 30% per i soggetti con ricavi o compensi tra 5 e 10 milioni di euro.

 

Ricordiamo che questo contributo spetta a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato del periodo in questione sia inferiore almeno del 30% al pari periodo precedente.

 

Previsto un contributo a fondo perduto anche per coloro che hanno registrato perdite di fatturato inferiori al 30%, “a favore di tutti i soggetti che svolgono attività d’impresa, arte o professione e che producono reddito agrario, titolari di partita IVA residenti o stabiliti nel territorio dello Stato”, si legge nella bozza, “a condizione che vi sia un peggioramento del risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020, rispetto a quello relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, in misura pari o superiore alla percentuale definita con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze”. Stanziati 4 miliardi di euro.

 

L’importo massimo del contributo non può mai superare i 150 mila euro.

 

Nel decreto Sostegni bis anche un fondo da 100 milioni di euro per le attività economiche rimaste chiuse e un bonus affitti del 60% per le Partite Iva, 30% in caso di affitto d’azienda, per i mesi da gennaio a maggio 2021.

 

Da aggiungersi alle misure per le imprese la cancellazione della seconda rata Imu, la riduzione della Tari, l’esenzione del Canone Rai, la proroga degli oneri delle bollette elettriche.

 

Rinviata di de mesi l’attività di riscossione delle cartelle esattoriali fino al 30 giugno 2021 e altre importanti misure per sostenere la liquidità aziendale.

 

Testo bozza Decreto Sostegni bis: misure per famiglie e lavoratori

Nel Decreto Sostegni bis è presente un corposo pacchetto lavoro in vista della fine del blocco dei licenziamenti, che prevede tra le tante cose un rafforzamento del contratto di espansione e un contratto di rioccupazione.

 

In arrivo con il Decreto Sostegni bis anche un bonus stagionali, autonomi e intermittenti da 1.600 euro e un bonus collaboratori agricoli da 800 euro. Il contributo per i collaboratori sportivi va da 540 a 1.600 euro.

 

Confermata la proroga di quattro mesi del Reddito di emergenza fino a settembre 2021 e un rifinanziamento del fondo ai Comuni per gli affitti, le bollette e i buoni spesa. Come promesso c’è anche il bonus prima casa giovani under 36.

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