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Il metodo Kominsky, Netflix: recensione terza stagione. Perché vederla

Grandi attori premi Oscar, ironia, raffinatezza, tempi comici straordinari, ecco perché piace e merita di essere vista la serie tv “Il metodo Kominsky”

Il metodo Kominsky, Netflix: recensione terza stagione. Perché vederla

La terza (e ultima) stagione de Il metodo Kominsky, la serie tv creata da Chuck Lorre (Big Bang Theory, Young Sheldon), che parla di amore, morte, soldi, sogni da realizzare e del vero significato dell’amicizia è arrivata su Netflix.

 

Premiato ai Golden Globe, lo show nelle prime due stagioni, racconta l’amicizia tra due vecchie glorie di Hollywood, un attore sfrontato che si è riciclato come insegnante, Sandy Kominsky (il premio Oscar Michael Douglas) e il suo agente Norman Newlander (altro premio Oscar Arkin), dall’umorismo tagliente.


Il metodo Kominsky, la recensione della terza stagione

Le novità di questi nuovi sei episodi sono tante (attenzione spoiler), a cominciare dal trauma che Sandy deve affrontare: la morte dell’amico Norman (ma rivedremo Oscar Arkin in diverse gag), la scuola che porta avanti tra mille difficoltà con la figlia Mindy, il cancro alla prostata sconfitto, l’ennesima storia d’amore naufragata, il peso di dovere gestire l'eredità di Norman, 10 milioni di dollari di cui è l'esecutore testamentario. E la proposta di girare un film: forse l’occasione della sua vita.


Come se tutto questo non bastasse, nella vita di Sandy ripiomba l’ex moglie Roz Volander (Kathleen Turner), dottoressa missionaria, che vuole passare più tempo con la figlia Mindy, che ha deciso di sposarsi con l’attempato fidanzato Martin.


Dopo più di trent’anni dalla Guerra dei Roses (1989),  Kathleen Turner e Michael Douglas sono di nuovo marito e moglie, ma in questi episodi finali de Il metodo Kominsky le schermaglie e i battibecchi della coppia sono tra le novità più divertenti della stagione finale. La serie ha poi una new entry: Morgan Freeman che interpreta se stesso.


Il metodo Kominsky ecco perché vederla:

Ironica, raffinata, con dei tempi comici straordinari Il metodo Kominsky premiata ai Golden Globe, è una di quelle serie da non perdere per lo stile.

 

Nella nuova serie (6 episodi da mezz'ora) una new entry è quella di Morgan Freeman che interpreta se stesso in una sorta di autoparodia.

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