Obiettivi da raggiungere

Commissione Ue approva Pnrr, ma ecco cosa ci chiede in cambio l’Europa

La Commissione europea ha approvato il Pnrr chiedendo in cambio a Italia 525 obiettivi entro 2026: 50 i target entro il 2021, si parte da Riforma Giustizia

Commissione Ue approva Pnrr, ma ecco cosa ci chiede in cambio l’Europa

Via libera della Commissione europea al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza "Italia Domani" per la ricostruzione post Covid.

 

In arrivo 191,5 miliardi di euro entro il 2026, con un acconto di 24,9 miliardi di euro entro luglio 2021.

 

In cambio, l’Italia si impegna ad approvare 525 obiettivi entro il 2026: 20 riforme e 30 piani di investimento entro l’anno.

 

Pnrr: la Commissione europea promuove piano "Italia Domani"

La ricostruzione dell’Italia post pandemia sta per iniziare grazie soprattutto agli aiuti europei del Recovery Fund.

 

Ieri è finalmente arrivato il via libera della Commissione Ue al Pnrr italiano, spalancando le porte all’anticipo di 24,9 miliardi di euro previsto entro luglio. In totale gli aiuti da Bruxelles ammontano a 191,5 miliardi di euro entro il 2026: 68,9 sono sovvenzioni e 122,6 prestiti.

 

Il piano "rappresenta una risposta completa e bilanciata alla situazione economica e sociale dell'Italia, contribuendo in modo appropriato a tutti e sei i pilastri del regolamento Recovery", scrive la Commissione europea.

 

Soddisfatto il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, che festeggia la notizia con la Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, a Cinecittà. “Sono soldi che devono essere “spesi tutti e spesi bene in maniera efficiente, efficace e soprattutto con onestà”, ha dichiarato il premier.

 

Pnrr: 525 obiettivi entro il 2026, 50 i target da raggiungere entro il 2021

In Italia c’è fermento, si lavora alla ripresa economica con degli obiettivi importanti da portare a termine per poter ricevere gli aiuti dall’Europa.

 

Entro la fine dell’anno l’Italia dovrà approvare 20 riforme e 30 piani di investimento mentre ci sono altri 60 obiettivi da raggiungere entro giugno del 2022, per un totale di 525 target entro il 2026.

 

“L’idea è di procedere alla massima velocità”, spiega Draghi indicando il cronoprogramma: “entro giugno presenteremo un disegno di legge delega per la Riforma degli appalti e delle concessioni. A luglio la legge sulla concorrenza. La Riforma della Giustizia dovrebbe arrivare a giorni in Consiglio dei Ministri”.

 

Si partirà dalla Riforma della Giustizia e degli appalti pubblici per passare poi alla Riforma della professione dell’insegnamento, alla digitalizzazione del sistema scolastico e alle misure contro l’evasione fiscale.

Per la Riforma fiscale al momento non ci sono scadenze visto che la riforma è in corso di progettazione.

 

La presidente della Commissione Ue, Ursula Von Der Leyen, invece, scandisce i tempi per l’arrivo degli aiuti: "Una volta approvato dal Consiglio nelle prossime quattro settimane, saremo pronti a erogare i primi fondi. È l'inizio di un'attuazione che sarà dura, dovremo lavorare in modo duro e la Commissione sarà accanto a voi passo passo. Un'Italia più forte rende l'Europa più forte".

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA