L’Europeo può tingersi d’azzurro

Italia-Inghilterra preparano la finale affidandosi ai propri titolari

Finale Euro 2020, la nostra Nazionale è consapevole della sua forza. Inglesi affamati (e anche aiutati in area di rigore), non vincono un titolo da 55 anni

Italia-Inghilterra preparano la finale affidandosi ai propri titolari

Un mese e mezzo fa sembrava utopia soltanto pensarlo, ora siamo a 90 minuti da un grande sogno. Alzare il trofeo sarebbe la rinascita di un popolo calcistico che ha subito tante delusioni in questi ultimi anni. Poi una luce, forse casuale, ma assolutamente vitale: Roberto Mancini e il suo staff mettono su un gruppo imbattibile, che non ha mai smesso di stupire, giungendo alla fase chiave dell’Europeo 2020/2021

 

Domenica sera, 11 luglio, affrontiamo l’Inghilterra a casa sua, agli inferi del calcio di Wembley. Una sfida che vedrà all’incirca 60 mila tifosi allo stadio, con ovviamente la maggior parte dal cuore inglese. Sono dieci i precedenti tra le due squadre in gare ufficiali, e gli azzurri stravincono gli scontri per 7 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta. Questa volta però nessuna statistica conta, e l’intero continente si fermerà ad esistere ad una sfida tra due grandi della storia calcistica, che deludono ormai da troppo. Se la famiglia reale al completo assisterà alla gara come padroni di casa, Sergio Mattarella partirà in direzione Londra per sostenere la Nazionale

 

Marco Verratti ha caricato gli animi in conferenza stampa, analizzando differenti punti sulla finale e sull’avversario: “La finale è facile da preparare, sai che tutti daranno la vita per questa squadra, i titolari o chi giocherà solo un minuto, perché magari non ci saranno tante altre occasioni così”, introduce il centrocampista ex Pescara, da tempo nella squadra più ricca d’Europa.

 

Di Mancini dice: “Ha fatto bene in tutte le squadre che ha allenato, le critiche arrivano quando non si vince, in passato è capitato a lui come a chiunque. I risultati gli hanno dato ragione, 33 partite senza sconfitte parlano da sole. È un grande valore aggiunto”. L’Inghilterra? “Sì, darà stimoli a tutti noi, e poi sarà una partita storica per entrambe le squadre. L’arbitro farà una grande prestazione, ne sono sicuro, non credo si possa fare condizionare, nessun timore per questo. Il rigore dato a Sterling contro la Danimarca? Generoso, non l’avrei fischiato”.

 

Tutti carichi dunque per questa finalissima, che darà fine ad un torneo peculiare per le partite giocate in giro per l’Europa (anche se LInghilterra ne ha giocate cinque su sei a Wembley), ma dalle grandi sorprese. La gara si svolgerà a Wembley, domenica 11 luglio, alle 21 visibile su Rai 1 (canale 1 in chiaro) e su Sky Calcio (canali 201-251).

 

Mancini, vogliamo undici leoni contro i leoni

Questa volta non si può sbagliare nulla, è Roberto Mancini lo sa. Serve l’ultimo sprint, quello decisivo, per arrivare in testa all’Europa, contro ogni pronostico. Sarà dura avere il publico in inferiorità numerica, ma i cuori dei 60 milioni d’italiani saranno lì in campo con la Nazionale. Pochi i dubbi, almeno inizialmente, ma in una sfida del genere gli assi nella manica sono essenziali per decidere una sfida decisiva.

 

In porta vi sarà il numero uno più forte di questo torneo, Donnarumma, che ha dimostrato di essere uno dei migliori al mondo. Freddo, tranquillo e dai riflessi impressionanti. Una sicurezza per la difesa, che sarà composta dalla sorpresa Di Lorenzo, sempre tra i migliori, la coppia di ferro Bonucci e Chiellini, radici del gruppo, ed Emerson, che ha dato una risposta positiva, seppur con qualche errore, contro la Spagna.

 

In mezzo al campo vanno i titolarissimi, tra i peggiori in campo nella semifinale vinta ai rigori, che però rappresentano il cuore del team: Barella e Verratti mezzeali, ad accompagnare Jorginho, in cabina di regia e in questi giorni richiamato dalla stampa come possibile vincitore del prossimo pallone d’oro, se vincesse a Wembley. Una storia importante di un giocatore favoloso.

 

Davanti, seppur le tante critiche lo assalgono ogni giorno, Immobile vuole rispondere a tutte le bocche storte nei suoi confronti. Con lui i top player di questo gruppo, Insigne e Chiesa, coloro che inventano magie e fanno vincere le partite.

 

In panchina Locatelli e Pessina saranno le due carte della svolta, così come Belotti e Berardi, tutti pronti a rigirare le carte in tavola in caso di difficoltà.

 

Inghilterra, quante responsabilità

Giocare una finale in casa non è mai facile, soprattutto se non si vince nulla dal 1966 (unico trofeo vinto, Mondiale tra l’altro) e sono anni che rimediano solo figuracce. Questa volta Southgate vuole riportare a casa una gioia enorme per l’intero paese. “It’s coming home” è il grido dei numerosi tifosi inglesi che si preparano ad invadere la fortezza di Wembley.

 

Le scelte iniziali del coach sono abbastanza classiche, coerenti con quelle viste sino ad oggi. Tra i pali Pickford, che nonostante i tanti errori d’impostazione ha subito una sola rete in questo torneo. Davanti a lui la linea a quattro con Walker, Stones, Maguire e Shaw. Una difesa non solo molto solida dietro, ma anche estremamente offensiva nelle ripartenze o dalle palle inattive.

 

I due mediani sono una sorpresa positiva sino ad ora, una scommessa vincente. Rice e Phillips stanno dimostrando di essere da big, e nessuno si sarebbe mai aspettato di averli titolari ad ogni gara dei tre leoni. Una muraglia fisica e tecnica. Tre trequartisti, in cui vengono fuori i primi dubbi e ballottaggi.

 

Sterling è sicuro del posto da titolare, così come Mount. Foden ancora in panchina. A destra la lotta è tra Saka (ad oggi favorito) e Grealish, tra i migliori in questo Euro2020. Davanti il capitano e bomber del team inglese, Kane, che dopo un inizio difficile si sta riprendendo da protagonista totale. 

 

 

Le probabili formazioni:

Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson Palmieri; Barella, Jorginho, Verratti; Chiesa, Immobile, Insigne. All: Mancini. 

 

Inghilterra (4-2-3-1): Pickford; Walker, Stones, Maguire, Shaw; Rice, Phillips; Saka, Mount, Sterling; Kane. All.: Southgate.

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