Covid-Il punto quotidiano

Variante Delta, Rt all’1,4%. Quattro Regioni a rischio zona gialla

Sfiorati i 2.900 contagi nelle ultime 24 ore. Tasso positività all’ 1,4%. Lieve aumento in terapia intensiva. Chi rischia di tornare a maggiori restrizioni

Variante Delta, Rt all’1,4%. Quattro Regioni a rischio zona gialla

Con il costante aumento di casi di positività e con la crescita dell’indice Rt all’1,4%, sono quattro le Regioni che rischiano un ritorno in zona gialla. La più a rischio è la Sardegna, seguita dalla Sicilia. Preoccupano anche il Veneto e il Lazio, mentre la Regione che al momento conta il minor numero di casi è la Valle d’Aosta.

 

Il passaggio alla fascia di rischio maggiore scatterebbe con un’incidenza superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti.

 

Speranza: “Peserà l’ospedalizzazione”

A gettare acqua sul fuoco dei timori di un ritorno alle restrizioni è stato il ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha chiarito: "Per i colori delle Regioni peserà di più l'ospedalizzazione".

 

"In una fase caratterizzata da un livello importante di vaccinazione, è ragionevole che nei cambi di colore e nelle conseguenti misure di contenimento pesi di più il tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori".

 

Brusaferro: “Preoccupa l’Rt”

A destare preoccupazione, però, è la crescita costante dell’indice Rt, che passa dallo 0,66 della settimana scorsa allo 0,91 di questa settimana.

 

Se si continuasse con questo ritmo, come chiarito da Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, fra sette giorni l’Rt potrebbe arrivare "a 1,24 con un intervallo 1,21-1,27".

 

Purtroppo “anche l'Rt ospedaliero è in crescita, anche se in ritardo rispetto al dato nazionale".

 

Contagi in aumento tra i più giovani

Ad analizzare la fascia d’età più colpita dal nuovo incremento è sempre Brusaferro, che spiega come "aumentano i casi tra giovani”: “Ci sono due dati importanti: il numero dei comuni con almeno un caso non decresce più ma si va verso la ricrescita. Nelle settimane precedenti erano 2.165 mentre ora sono 2.267. In molte Regioni c'è inoltre un'inversione e una ricrescita" ha detto il presidente dell’ISS, aggiungendo che la fascia più colpita "è la popolazione giovanile tra 20-29 e 10-19, che spesso è asintomatica".

 

“Colpa” della variante Delta

La variante Delta "registra un aumento della trasmissibilità del 60% rispetto alla variante Alfa. Questo virus è più trasmissibile rispetto a quello dell'estate scorsa e in questo momento sta colpendo soprattutto persone giovani" ha confermato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, che ha esortato a incrementare la copertura vaccinale proprio tra i più giovani: "Poiché sono stati vaccinati prima gli anziani, questi dovrebbero essere protetti dalla malattia grave, e quando si vaccineranno in modo sostanzioso i giovani comincerà a rallentare la corsa del virus".

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