La stretta in arrivo

Green Pass e proroga Stato di emergenza al 31 ottobre, oggi in CdM

Oggi il CdM che potrebbe decidere la proroga. Al vaglio anche nuove norme sull’uso del certificato verde vaccinale. Polemica per il caso Roma ed Euro 2020

Green Pass e proroga Stato di emergenza al 31 ottobre, oggi in CdM

Dopo le proposte e le richieste delle Regioni, arriva oggi sul tavolo del consiglio dei Ministri il dossier sul Green Pass, con la possibilità di estensione dell’obbligo per accedere ad alcune strutture o partecipare ad eventi.

 

Il Governo dovrà anche varare un nuovo decreto anti-Covid con i parametri di rischio aggiornati, che potrebbero includere il tasso di ospedalizzazione e l’occupazione delle terapie intensive come criteri per l’eventuale passaggio delle Regioni in fascia gialla.

 

Intanto si va verso la proroga dello stato d'emergenza: la data ipotizzata nelle ultime ore è il 31 ottobre, ma non è escluso che si possa arriva anche a fine anno ed esattamente al 31 dicembre.

Il punto.

 

Le richieste delle Regioni

Dopo il vertice delle scorse ore, i Governatori chiedono di introdurre l'obbligo di Green Pass per accedere ad alcuni locali, come le discoteche, o per partecipare ad eventi.

 

Resta in nodo dei ristoranti al chiuso e dei bar, dove le Regioni vorrebbero che la certificazione verde vaccinale fosse richiesta solo fuori dalla zona bianca.

 

Tra le altre richieste c’è quella di ridurre le fasce di rischio dalle attuali 4 (rossa, arancione, gialla e bianca) e sole 3, fissando anche un numero minimo di tamponi giornalieri, in modo da rendere gli esiti dei test attendibili e rispondenti alla reale situazione epidemiologica.

 

Estensione del Green Pass: dove e quando

Non è escluso che il Governo, sentito il parere del Comitato tecnico scientifico e la cabina di regia, opti per un’estensione graduale del Green Pass a fasi. Nella prima si potrebbe introdurre l’obbligo per accedere ai ristoranti, nella seconda il certificato sarebbe esteso anche ai mezzi pubblici, come bus e metro.

 

Il caso Roma e "l'effetto Gravina"

Tiene banco, intanto, il caso di Roma, dove si registra un boom di contagi, che sono attribuiti ai festeggiamenti per gli Europei di calcio. "Meno male che abbiamo un alto tasso di copertura vaccinale, altrimenti gli effetti dei festeggiamenti li avremmo pagati salati. Non oso pensare a cosa sarebbe successo se il calo di tensione fosse stato accompagnato a una bassa copertura vaccinale" ha commentato il cosiddetto "effetto Gravina" l'assessore alla Sanità e Integrazione Sociosanitaria, Alessio D'Amato.

 

Intanto si registrano anche focolai localizzati in diverse zone d’Italia dal Piemonte al Molise, con punte in Sardegna, Sicilia, Veneto e Campania, che potrebbero passare in zona gialla. In Sicilia e Calabria, invece, sono state decise alcune zone rosse locali.

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