Il piano kurz

Il piano dell’Austria: lockdown solo per i non vaccinati. È polemica

Fa discutere l’annuncio di Vienna che pensa a una strategia per convincere i “No Vax” e, nello stesso tempo, per evitare restrizioni generalizzate

Il piano dell’Austria: lockdown solo per i non vaccinati. È polemica

I contagi, come prevedibile, potranno aumentare con il periodo autunnale e invernale, quando le temperature scenderanno e si sarà costretti a trascorrere più tempo in luoghi chiusi. Lo si teme un po’ ovunque e soprattutto in Austria, dove l’idea di tornare a nuove restrizioni proprio non piace al governo.

L’esecutivo di Vienna, quindi, ha pensato a un piano B, che vada oltre la campagna vaccinale e in qualche modo la rafforzi, convincendo anche lo zoccolo duro dei “No Vax”.

A dicembre, in caso di necessità, il lockdown sarà solo per i non immunizzati.

 

L’ultimatum di Vienna

L’annuncio ha un po’ il sapore dell’ultimatum, ma il governo austriaco pare convinto che potrà funzionare per convincere i restii alla vaccinazione. Il lockdown, se sarà necessario, sarà limitato ai cittadini non vaccinati contro il Covid.

A confermare le indiscrezioni delle ultime ore è stato il cancelliere austriaco in persona, Sebastian Kurz, che ha illustrato il suo piano in cinque punti contro il Covid, in diretta tv, ospite di una trasmissione sull'emittente Orf.

 

Il piano di Kurz

In primo luogo, ha spiegato il capo del Governo di Vienna, il criterio dell'incidenza sarà sostituito come indicatore principale da quello dell'occupazione dei posti letto nelle unità di terapia intensiva (come in Italia): "In un piano graduale, le misure saranno legate al raggiungimento di un determinato tasso di occupazione".

È però al secondo punto che si trova la novità più eclatante: "Se si renderanno necessarie misure di protezione, non saranno più a livello nazionale, ma riservate alle persone non vaccinate".

Solo al terzo punto si trova il rafforzamento della campagna vaccinale, con la somministrazione della terza dose: Kurz ha detto di volere "effettuare con costanza" i richiami con l'obiettivo di "aumentare la disponibilità a farsi vaccinare".

Infine, è previsto un sistema di "controlli" rafforzati: "Sono sempre di più i falsi dei certificati di vaccinazione in circolazione" ha spiegato il cancelliere. Infine, Kurz ha rassicurato gli austriaci che le scuole restano aperte e che non si tornerà alla didattica a distanza.

 

Strategie anti-Covid

Insomma, posizioni chiare che arrivano proprio mentre in Italia si discute dell’estensione del Green Pass obbligatorio, seguendo dunque una politica differente. D’altro canto è noto che, nel Belpaese, prima di arrivare all’obbligatorietà, si sta cercando di puntare sul convincimento nei confronti dei restii alla vaccinazione.

Ben diversa la strada scelta da Vienna, anche se l’obiettivo rimane identico: scongiurare nuove chiusure e restrizioni, soprattutto in un momento in cui si punta al rilancio dell’economica, al quale concorre anche l’idea di ridurre drasticamente lo smart working, anche nel mondo della Pubblica amministrazione.

 

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