Al tavolo dei 27

Al via Consiglio europeo 21-22 ottobre a Bruxelles: i punti in agenda

Leader Ue oggi al lavoro su temi prioritari. Tra questi, covid19, agenda digitale, prezzi energia, migrazione, relazioni esterne e scontro con la Polonia.

Al via Consiglio europeo 21-22 ottobre a Bruxelles: i punti in agenda

Elicotteri, sirene, polizia e auto blu, attorno al perimetro di sicurezza del quartiere Schuman, hanno annunciato poco fa l’arrivo dei 27 Capi di Stato e di Governo riuniti al Consiglio europeo di oggi e domani per fare il punto della situazione epidemiologica, quella vaccinale e altre politiche prioritarie. Tra i temi del Vertice, anche l’obiettivo Ue di garantire la trasformazione digitale negli Stati membri e i progressi compiuti in merito all’agenda digitale e ai principali fascicoli legislativi, la strategicità della connettività digitale e dei partenariati globali.

 

Per motivi di salute (convalescenza), non sarà presente al Summit il Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. È di ieri la sua richiesta al servizio giuridico parlamentare di intentare una causa contro la Commissione europea per la mancata applicazione del Regolamento sulla condizionalità dello Stato di Diritto relativamente all’uso dei fondi europei. Nel mirino: il Governo di Varsavia.

 

 

“Patata bollente” ai leader: il caro-energia

Inserito nell’ordine del giorno anche una questione urgente  e di complessa risoluzione a livello europeo, per questo definita dai media una “hot potato” per Bruxelles, che ora passa nelle mani dei Ministri. Si tratta del caro-prezzi dell’energia, problema a cui la Commissione europea ha cercato di proporre soluzioni attraverso una “cassetta degli attrezzi” (toolbox) di misure a breve e lungo termine, presentata la scorsa settimana. Sta ora ai leader valutare quali misure adottare a livello nazionale ed europeo per affrontare le preoccupanti ripercussioni di un aumento record del costo dell’energia e degli impatti sullo stoccaggio.

 

Nello specifico, le attese odierne su un avanzamento del dossier prevedono la richiesta alla Commissione Ue e ai Governi nazionali di “prendere in considerazione misure a medio e lungo termine che garantiscano energia a un prezzo accessibile per famiglie e aziende”, sostenendo la transizione verso la neutralità climatica. È quanto si legge dalla lettera d’invito di Charles Michel ai 27. Il piano proposto da Bruxelles (toolbox), infatti, include il sostegno al reddito di emergenza per le famiglie e nuove deroghe e regole temporanee in materia di Aiuti di Stato alle imprese, nonché riduzioni fiscali mirate, già state attuate in 6 Paesi la cui economia sta soffrendo maggiormente il duro colpo dell’inflazione: Francia, Grecia, Italia, Portogallo, Slovenia e Spagna. Chiederanno inoltre alla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) di “accelerare gli investimenti nella transizione energetica” per alleviare la pressione sui prezzi dell’energia.

 

Campo minato su Polonia e Stato di Diritto

È inevitabile che, nel corso del Vertice Ue, saranno diversi i leader dell’Unione europea a mettere sul tavolo la questione spinosa del momento: il dibattito scaturito dallo Stato di Diritto in Polonia che ha animato la sessione plenaria, di questa settimana, dell’Europarlamento a Strasburgo. C’è chi estremizza parlando di “Polexit” (rischio di uscita della Polonia dall’Unione dei 27), soprattutto alla luce della sentenza emanata il 7 ottobre dalla Corte costituzionale polacca, secondo cui parti del Trattato Ue sarebbero incompatibili con la Costituzione del Paese.

 

Norme su Fondi Ue: Europarlamento fa causa alla Commissione

Il motivo è la mancata applicazione delle norme stabilite per l’uso dei fondi Ue, tra cui NextGenerationEU. Il relativo Regolamento, che è stato adottato lo scorso dicembre, permette alla Ue di sospendere i pagamenti provenienti dal Bilancio comunitario agli Stati membri (è il caso di Polonia e Ungheria) in cui lo Stato di Diritto è minacciato. La lettera di David Sassoli all’Esecutivo Ue fa seguito al voto della Commissione Affari giuridici che suggerisce di portare la causa davanti alla Corte di Giustizia. I riflettori si accendono dunque, da questo pomeriggio, sul potenziale intervento del Premier polacco, Mateusz Morawiecki (affiancato da Viktor Orban), di Ursula Von der Leyen e i capi di Governo del Benelux, della Svezia e della Finlandia.

 

 

Migrazione, commercio e relazioni esterne

Il Consiglio europeo valuterà l’attuazione delle sue conclusioni del 24-25 giugno in materia di migrazioni. Sugli aspetti legati al commercio, avvierà un confronto strategico sulla politica commerciale del blocco. In materia di relazioni esterne, i leader faranno il punto sul Vertice ASEM in programma (formato virtuale) per il 25 e 26 novembre, ma anche sul Summit dedicato al partenariato orientale del 15 dicembre. Nell’Odg, infine, la riunione della COP26 sui cambiamenti climatici (a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre) e quella della COP15 sulla diversità biologica a Kunming.

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