Neppure il tempo di firmare l’ordinanza, che reintroduce controlli e requisiti più severi per gli arrivi in Italia, che da Bruxelles sono giunte le prime rimostranze. Al commissario Vera Jourova, infatti, pare non sia piaciuta la scelta di restringere gli ingressi, anche da paesi dell’Unione europea, per contenere i contagi in aumento, complice la variante Omicron.
Cosa prevede l’ordinanza
L’ordinanza, firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza, di concerto con il collega degli Esteri Luigi Di Maio, prevede l’obbligo di sottoporsi a tampone molecolare o antigenico per chiunque entri in Italia, anche se proveniente da un Paese dell’Ue, se immunizzato.
Per i non vaccinati, invece, sarà necessario osservare una quarantena di 5 giorni. La misura scatta dal 16 dicembre, cioè ha effetto pressoché immediato, e rimarrà in vigore fino al 31 gennaio 2022.
Validità dei tamponi
Per l'ingresso in Italia dai Paesi europei sarà quindi richiesto mostrare un test molecolare per mezzo di tampone effettuato nelle 48 ore prima dell'ingresso nel territorio nazionale o un test antigenico con tampone nelle 24 ore antecedenti all'ingresso in Italia. Viene dunque ridotta la validità del test antigenico, che passa dalle precedenti 48 a 24 ore.
L’ordinanza, intanto, arriva all’indomani della decisione Usa di inserire l’Italia nella lista delle mete sconsigliate ai cittadini americani.
Le proteste della Commissione Ue
A sollevare perplessità per la stretta voluta da Roma è però Bruxelles. In particolare la vicepresidente della Commissione Ue, Vera Jourova, e commissaria agli Affari europei ha commentato la decisione spiegando: “Quando gli Stati membri introducono condizioni aggiuntive" al Green pass "o rendono le condizioni più severe, come nel caso dell'Italia e forse del Portogallo", la stretta "deve essere giustificata sulla base della situazione reale".
Jourova ha anche aggiunto: "Immagino verrà discussa al Consiglio europeo perché queste decisioni individuali degli Stati membri riducono la fiducia delle persone sul fatto che ci siano condizioni uguali ovunque in Europa".
Ulteriori restrizioni da altri Paesi
Prorogato fino alla data di cessazione dello stato di emergenza anche il divieto, già previsto, di ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in 8 Paesi dell’Africa: Malawi, Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia ed Eswatini.
Da oggi obbligo di vaccino per insegnanti e forze dell’ordine
Intanto da oggi entra in vigore l’obbligo di vaccinazione (con terza dose) per gli insegnanti e operatori scolastici, e per le forze dell’ordine e militari. Per i trasgressori è prevista la sospensione dal servizio, che riguarda anche lo stipendio e, per gli agenti di polizia e carabinieri, anche la consegna dell’arma di ordinanza e del tesserino di riconoscimento.