Vaccini - Il punto

Record di vaccinazioni, ma aumentano i dubbi sui richiami ravvicinati

Nelle ultime 24 ore oltre 700mila somministrazioni. Sì all’indennizzo per danni irreversibili, no ai tamponi in parafarmacia. I presidi: avanti con gli hub

Record di vaccinazioni, ma aumentano i dubbi sui richiami ravvicinati

Con l’obbligo vaccinale per gli over 50 è arrivata la spinta alle somministrazioni con oltre 700mila inoculazioni e più di 40mila ultracinquantenni che hanno ricevuto la prima dose dall’entrata in vigore della norma, il 10 gennaio. “Siamo arrivati all’89,58% di prime dosi", ha confermato il ministro della Salute, Roberto Speranza, mentre i Green pass scaricati hanno raggiunto quota 194 milioni.

Ma c’è chi frena sul ricorso a richiami ravvicinati. Nelle scorse ore era arrivato il monito di Marco Cavaleri, responsabile della strategia vaccinale dell’Agenzia europea del farmaco (Ema), che aveva spiegato: “Non possiamo continuare con dosi di richiamo ogni 3 o 4 mesi. Non abbiamo ancora dati sulla quarta dose per poterci esprimere – aveva chiarito – ma ci preoccupa una strategia che preveda vaccinazioni ripetute in un lasso di tempo breve”.

Oggi sulla prima pagina de Il Tempo campeggia anche l’opinione del virologo Andrea Crisanti, sulla stessa linea d’onda: “Basta con questi vaccini. Non si possono fare iniezioni ogni quattro mesi, non fa bene al sistema immunitario”.

 

Hub vaccinali nelle scuole: sì dei presidi

Intanto, però, si fa largo l’ipotesi del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, di creare hub vaccinali nelle scuole, che ha trovato l’appoggio dei presidi: "Siamo assolutamente d'accordo. Ma non bisogna dimenticare di coinvolgere anche la rete dei pediatri, il cui consiglio per le famiglie è molto importante. Ricordo che quando eravamo piccoli, i vaccini, che all'epoca erano obbligatori, si facevano a scuola. Si tratterebbe di riprendere una buona vecchia abitudine" ha dichiarato il presidente dell’Associazione nazionale presidi (ANP), Antonello Giannelli.

 

Niente Super Green Pass per spesa, tabaccaio, farmacia ed edicole

Il Governo, nel frattempo, è al lavoro per stilare l’elenco dei luoghi per i quali non sarà necessario il Super Green Pass, ritenuti servizi essenziali. Nel Dpcm, ancora in preparazione, dovrebbero esserci supermercati, farmacie, ospedali o ambulatori (medico di base e veterinario), così come quando si deposita una denuncia se si è vittime di reato o per esigenze urgenti di tutela dei minori.

Sarebbero escluse dall’obbligo di certificato rafforzato anche tabaccherie ed edicole. Secondo quanto si apprende, comunque, non si dovrebbe procedere a individuare le attività attraverso i codici Ateco, come avvenuto in passato.

 

No ai tamponi in parafarmacia, sì agli indennizzi

Intanto il Senato ha approvato l'ordine del giorno proposto dalla Lega che impegna il Governo a garantire più fondi (dal prossimo decreto legge “utile”) per poter indennizzare anche chi ha riportato danni irreversibili dai vaccini anti Covid. L'obiettivo è aumentare i fondi previsti dalla legge del 1992 per chi riporta lesioni permanenti a causa delle vaccinazioni obbligatorie. Niente da fare, invece, per i tamponi nelle parafarmacie: centrodestra e Italia Viva hanno bocciato un emendamento di Leu-Ecosolidali, che chiedeva di consentire alle parafarmacie di fare test molecolari e antigenici rapidi per diagnosticare l’infezione da Sars-Cov-2.

 

Oms: “Omicron resta pericolosa”

"Anche se Omicron provoca una malattia meno grave di Delta, rimane un virus pericoloso, in particolare per coloro che non sono vaccinati". Lo ha sottolineato il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom. "L'enorme picco di infezioni nel mondo è guidato da Omicron, che sta rapidamente sostituendo Delta in quasi tutti i Paesi", ha aggiunto.

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