Vaccinazioni anti-Covid

I vaccini e il “caso Alto Adige”: record di no vax tra i medici

Nella provincia autonoma vaccinato solo il 40% del personale medico. Le dosi in più somministrate agli over 80. Scuole aperte, nonostante la zona rossa

I vaccini e il “caso Alto Adige”: record di no vax tra i medici

Qualcuno l’ha ribattezza “l’anomalia di Bolzano”, mentre secondo altri l’andamento delle vaccinazioni contro il Covid in alto Adige non dovrebbe stupire. Sta di fatto che nella provincia autonoma di Bolzano si sta registrando un record di personale sanitario che rifiuta le dosi messe a disposizione di medici e infermieri, in via prioritaria. Secondo i dati ufficiali, ben il 60% dei camici bianchi avrebbe detto “no”. Il risultato è che avanzano fiale di siero, che si è deciso di somministrare – anticipando rispetto al resto del Paese – agli over 80.

 

Tanti obiettori, si passa agli over 80

“L'Alto Adige, visto l’alto numero di `obiettori´ tra il personale sanitario e quello nelle Rsa, inizia da subito con la vaccinazione anti-Covid degli over 80 e di altre categorie a rischio.” Ad annunciarlo è stato l’Assessore alla sanità della provincia autonoma di Bolzano, Thomas Widmann. Il territorio altoatesino, infatti, al momento risulta l’ultimo per adesioni alla campagna vaccinale contro il Covid. Secondo alcuni si tratta di dati che non dovrebbero stupire. Fin da dicembre, quando erano arrivati i dati di un sondaggio per indicare al Ministero i quantitativi di dosi da inviare, era emerso che solo il 40% degli operatori sanitari era disposto a sottoporsi a vaccinazione.

L’andamento sembra ora confermare le intenzioni della vigilia del Vaccine-Day del 27 dicembre, quanto in tutta Europa contemporaneamente erano state inoculate le prime dosi. D'altra parte non è una novità che proprio nella provincia altoatesina si concentri anche il maggior numero di no-vax contrari anche alle vaccinazioni "tradizionali".

 

Iniziano le vaccinazioni agli over 80

Se alcune regioni, come Emilia Romagna, Veneto e Lombardia, sono alle prese con la scarsità di vaccini per procedere al richiamo, iniziato oggi, in Alto Adige le fiale “avanzano”. Da qui la decisione di anticipare l’offerta agli over 80, in accordo con il governo, per raggiungere l’obiettivo di vaccinare entro la settimana il 60% delle dosi consegnate.

 

L’altra anomalia: zona rossa, ma scuole aperte

Come la Lombardia e la Sicilia, poi, la provincia di Bolzano è stata classificata zona rossa. Ma differenza delle prime due, dove le scuole superiori sono chiuse, in Alto Adige non è scattata la Dad. Gli studenti sono tornati in aula regolarmente stamattina, seppure con turnazioni di orari e con percentuali tra il 50% e il 75%. Il tutto grazie a un’ordinanza locale, che ha stabilito che la zona è gialla. “La situazione in Alto Adige è relativamente stabile. Siamo comunque pronti ad intervenire appena i dati dovessero salire” aveva detto pochi giorni fa il Governatore, Arno Kompatscher. Secondo l’Assessore Widmann, però, “nei prossimi giorni si vedranno gli effetti del capodanno”.

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